sabato 29 febbraio 2020

The Dirt - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Come potrete immaginare, ho sempre amato e ascoltato la musica dei Mötley Crüe. Ammetto però che per questa band, così come per molte altre che ascoltavo quando ancora andavo a scuola, non stavo molto attento alla storia del gruppo, e neppure dei singoli componenti di esso. Amavo ascoltare musica, mi piaceva il metal, ma anche altri generi musicali, e facevo le mie cassette, spesso un mix mescolato di generi e interpreti... Una roba tutta mia, in pratica, forse poco coerente, ma estremamente compatibile con me stesso, che non ho proprio tanto ordine in testa. Del resto... Ancora oggi ascolto la musica in questo modo, a caso, mescolando brani di ogni genere, ma son tutti brani che hanno significato, o che semplicemente, mi piacciono.

Tornando a The Dirt, quando ho scoperto che era uscito un biopic sui Mötley Crüe, ho dovuto giocare carte false per riuscire a vederlo. E devo ringraziare qualche amico che mi ha dato la possibilità di sintonizzarmi sul canale eccetera eccetera, visto che non sono un abbonato Netflix.
L'intero film è ispirato all'omonima biografia del gruppo: La trovate qui. Non vi posso dire se sia accurata, perché come vi avevo anticipato, non ho mai seguito la band fino al punto da conoscere ogni dettaglio della loro folle vita. C'è ovviamente l'unica cosa che sapevo. Il matrimonio tra il batterista  - Tommy Lee - e l'attrice Heather Locklear, che all'epoca amavo per via di TJ Hooker. Si narra della perdita terribile della figlia - a soli quattro anni di età - del cantante, Vince Neil. Si parla dei problemi ossei del chitarrista Mick Mars, dell'amicizia con Ozzy Osbourne, del loro grande successo, della loro sregolatezza, e dei dissapori interni, fino allo scioglimento della band quando il rapporto fraterno tra Nikki Sixx e Vince si spezza in modo burrascoso.

La narrazione è cruda, esplicita, senza remore, eccessiva, e roboante. Forse è la prima volta che una produzione Netflix mi convince al 100%, e sono anche felice che il progetto sia andato in porto, perché questo film ha fatto davvero fatica a nascere. 
Bello, estremo, con tanta musica a supporto del racconto, e una rappresentazione di quegl'anni che, calza a pennello.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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