sabato 25 gennaio 2020

Dragon - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Dragon è uno di quei film che conservo nel cuore. Non sono mai stato un fanatico di Bruce Lee, e i suoi film, sin da piccolo, mi parevano davvero mal fatti e piuttosto noiosi. Solo nel tempo ho cominciato ad apprezzare il gesto atletico di questo campione di arti marziali, ma già allora non potevo certo esimermi dal riconoscere la fama di questo mitico personaggio, che volente o nolente, è entrato nella mia vita a suon di urletti, calci volanti, e schiaffoni.

Dragon racconta la vita di Bruce Lee in modo romantico e con un pizzico di fantastico. Lo andai a vedere mentre ero in montagna, in vacanza, assieme ad alcuni amici che frequentavano lo stesso albergo. E' lì che il mito di Bruce Lee si è aggrappato al mio cuore. Forse perché tra quei monti conservo i miei ricordi migliori, o forse perché i miei amici delle vacanze erano - per me - amicizie più vere di quelle che avevo nella mia città, o forse solamente perché quella giornata fu praticamente perfetta... Chissà! A ogni modo Dragon si ricollega a quel giorno, e ogni volta che lo vedo non posso che ripensare a quei momenti, noi ragazzi, da soli a Predazzo, in questo piccolo cinema di montagna. Chissà!

Tornando al film, Bruce nasce a San Francisco da un modesto attore orientale che decide di far crescere il ragazzo nella sua terra natia. Cresce quindi a Hong Kong, e da lì tornerà negli states solo da maggiorenne. Studia, lavora nel ristorante di Gussie Yang, e si dedica alle arti marziali, specie nel Kung Fu. Laureato in filosofia, Bruce Lee decide comunque di aprire una scuola di arti marziali, e contrariamente alla tradizione cinese, la apre a tutti, asiatici e non, donne incluse. Ciò lo mette in contrasto con la comunità cinese, che ovviamente non vuole che le arti asiatiche diventino disponibili anche a chi non appartiene alla loro razza. E mentre gli attriti crescono senza possibilità di una mediazione, Bruce si sposa con Linda Emery (n.d.r. Anche se i genitori di lei non sono molto d'accordo), una sua allieva. Hanno due figli: Brandon (n.d.r. Triste destino il suo), e Shannon. Poi avviene il disastro. I maestri cinesi sfidano Bruce Lee a un confronto nelle arti marziali, tutto ciò per avere il diritto di poter proseguire con i sui insegnamenti e tenere aperte le sue scuole.
Bruce ne esce vincitore, ma un colpo sleale durante il match finale, lo riduce su una sedia a rotelle.
Ci vorrà coraggio e un fisico d'acciaio per tornare in piedi e in perfetta forma. Un vero miracolo che tra l'altro alimenta il suo sogno di portare le arti marziali nel cinema. E' per questo che torna a Hong Kong, ed è qui che comincia a produrre film a basso budget, che nonostante tutto, diventano cult in tutto il mondo.
Poi la svolta, l'occasione di produrre un film a Hollywood. Film di cui non vedrà mai la prima, perché Bruce Lee muore poche settimane prima, senza motivo, a soli 32 anni.

Il film è magico, ripercorre i momenti salienti della vita del campione, mostra i dietro le quinte di alcune pellicole che hanno fatto storia, e ci racconta la sua vita sentimentale, e i suoi problemi con la comunità cinese, che ai miei tempi non potevo certo conoscere. Ed è in questa sua lotta per rendere pubblici i segreti delle arti marziali cinesi che ha reso Bruce Lee un uomo speciale, una mente davvero aperta per i suoi tempi, e coraggiosa nell'affrontare sfide impossibili. Buona la regia, gli effetti speciali, le interpretazioni...

Dragon è un film davvero bello. Da vedere assolutamente.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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