sabato 4 gennaio 2020

Crimson Peak - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Crimson Peak mi era sfuggito! Di solito sono molto attento alle produzioni di Guillermo del Toro. E' un regista, uno sceneggiatore, un produttore che raramente mi delude.
In questo film propone una storia di fantasmi, e in tutto ciò ci conduce verso un plot prevedibile, ma davvero ben costruito. Il personaggio principale è una ragazza, una scrittrice.
Siamo ai primi del novecento, in America. Un baronetto Inglese si propone a suo padre in cerca di investimenti. La sua situazione è critica. Ha una terra, una miniera ricchissima di argilla, ma non riesce a sfruttarla a pieno a causa delle estreme condizioni ambientali.
Per questo motivo ha inventato una macchina a vapore, una scavatrice automatica capace di lavorare dove l'uomo non riesce. Ma ha bisogno di fondi per poter portare a compimento lo sviluppo di questa scavatrice.
Il padre della ragazza nota qualcosa di ambiguo nel ragazzo, per cui decide di non aiutarlo. Del resto ha fatto delle ricerche, e sembra che prima di arrivare in America, il giovane baronetto abbia tentato più e più volte - fallendo - con altre famiglie facoltose provenienti da tutta Europa.
Solo che tra la figlia e il baronetto scocca una scintilla... Il padre se ne accorge, per cui decide di offrire un bell'assegno al ragazzo, ma questi se ne deve andare in fretta, e spezzare il cuore della figlia, perché mai potrebbe incoraggiare una unione tra loro due.
Il baronetto sembra accettare la condizione, del resto è davvero con l'acqua alla gola, ma...
Ma non vi avevo detto una cosa... La ragazza vede il fantasma di sua madre, morta da giovane, che la tormenta di notte mettendola in guardia su un luogo chiamato Crimson Peak.
Ed eccomi quindi al prosecuo della trama... Dicevamo, il baronetto sembra accettare il ricatto del padre, ma alla fine non lo fa. La sorella del baronetto uccide il padre. Lui fugge con la ragazza, la sposa, e la conduce al suo castello, in una valle chiamata Crimson Peak...
Ora avete capito dove volevo andare a parare, vero?

A ogni modo, la storia di fantasmi è molto più vicina al thriller che al film horror. I fantasmi sono solamente un mezzo per correlare situazioni che, altrimenti, non si sarebbero spiegate a dovere. Lo dice la ragazza stessa, che è scrittrice, e scrive storie di fantasmi che nessuno vuole pubblicare.
Il film funziona a meraviglia. C'è la giusta tensione. C'è passione. C'è mistero. La fotografia è eccezionale, così come gli effetti speciali, così come le interpretazioni. La regia offre alla narrazione un taglio interessante. E' evidente che i fantasmi saranno sempre nell'ombra, compariranno sempre alle spalle dei personaggi, ed è altrettanto evidente che saranno tanto spaventosi, quanto innoqui, quanto fondamentali nel tentare di aiutare la povera malcapitata.
Mi è piaciuto molto questo film. Ricorda un po' Il Labirinto del Fauno, che tra tutta la produzione di questo regista e sceneggiatore, rimane sempre la mia pellicola preferita.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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