domenica 8 dicembre 2019

Unsane - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Regia di Soderbergh, ottima interpretazione di Claire Foy nei panni della protagonista. Trama non esaltante e poco plausibile ma... Al primo sguardo non sembrerebbe interamente girato con un iPhone, poi lo si osserva meglio, ed ecco che si scopre che son tutti piani ravvicinati, mai un campo lungo, mai una panoramica, davvero incredibile!

Unsane ci proietta in una vicenda dove vorrebbe regnare la suspense, ma che sfortunatamente fallisce nell'intento nonostante il film sappia tenere l'attenzione dello spettatore quasi sempre rivolta a sé.
La storia è quella di Sawyer Valentini, che in segnata dal trauma di uno stalker, decide di cambiare città sperando di poter ricominciare da capo. Sfortunatamente la ragazza continua ad avere un rapporto difficile con chi la circonda. Dubita di tutti, e la gentilezza è scomparsa dal suo vocabolario. Per questo decide di parlare con uno psichiatra di una clinica specializzata, l'Highland Creek Behavioral Center. "Sfortunatamente" cade nel luogo sbagliato, al momento sbagliato. Durante il colloquio, visto che la clinica campa sui finanziamenti delle assicurazioni private, a Sawyer viene data da firmare una carta che autorizza la clinica a internarla - in osservazione - per 24 ore. Giornata che si trasforma in una settimana non appena questa tenta di riottenere la propria libertà in seguito all'inganno. La polizia non l'aiuta, e a niente serve l'intervento della madre di lei. Quando poi Sawyer scopre che nella clinica lavora il suo stalker, è la stessa ragazza a non credere più a sé stessa. Ha davvero bisogno d'aiuto? Possibile che sia tutto frutto della sua immaginazione?

Peccato che la trama soffra di troppi buchi. Come ha fatto lo stalker a sapere che Sawyer si sarebbe rivolta a quella clinica? Come faceva lo stalker a sapere dove si fosse trasferita la ragazza? Possibile che tra tante cliniche, Sawyer sia caduta proprio nella trappola di un istituto di quel tipo? E com'è possibile che lo stalker fosse così debole nei confronti del carattere della ragazza, visto che quest'ultima era distrutta emotivamente dal tormento di quell'uomo?
Peccato che la seconda metà del film dimentichi dei suoi presupposti di giocare le carte della suspense, per diventare una sorta di horror vecchio stile? Certo! In qualche modo la vicenda doveva finire, e probabilmente avevano in programma usa sorta di lieto fine, ma quando il ritmo cambia il film diventa prevedibile e un po' noioso.  

A salvare la baracca c'è l'ottima interpretazione di Claire Foy, e una regia sorprendente, visti i mezzi scelti per realizzare la pellicola.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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