venerdì 1 novembre 2019

Jonas Fink, una vita sospesa - #Comics #Recensione

Glauco Silvestri
Dopo No Pasaràn, eccomi a parlare nuovamente di un autore bolognese che ho apprezzato immediatamente sin dal primo riquadro delle sue opere. Lui, ingegnere elettronico che ha abbandonato la carriera tecnica per il fumetto, è riuscito a creare opere davvero immense, capaci di intrattenere e - allo stesso tempo - ricordare fatti storici da non dimenticare assolutamente. 
Con la trilogia di Jonas Fink, Vittorio Giardino ci proietta in una Praga che differisce parecchio da quella che possiamo ammirare oggi.

Jonas ha solo 12 anni quando il padre, un onesto ebreo borghese, medico, viene arrestato con l'accusa di cospirazione contro il regime comunista. Siamo in Cecoslovacchia, e il paese è sotto il giogo del regime dal termine della seconda guerra mondiale. Per il ragazzo è un incubo. Nulla gli è più concesso, neppure proseguire gli studi, nonostante sia più meritevole di altri ragazzi. Per ciò eccolo costretto ad andare a lavorare, prima in un cantiere, poi per un idraulico, e infine - fortuitamente - come garzone in una libreria dove suo padre si recava spesso. L'amicizia col libraio fa sì che l'animo di Jonas trovi il suo equilibrio, per lo meno fin quando non conosce un gruppo di ragazzi, contestatori, che si riuniscono di nascosto per leggere libri proibiti e poco altro. E' in questo gruppo che Jonas conosce l'amore, Tatiana, ed è con questo gruppo che Jonas - finalmente - prende una posizione politica. Siamo nel 1968, e finalmente qualcosa sembra muoversi nel paese. Solo che la ragazza di cui è innamorato è figlia di un alto funzionario sovietico, per cui - come solitamente accade in questi casi - viene rispedita in Russia nella speranza che si dimentichi di Jonas.
Passano gli anni, dodici per la precisione, e gli scampoli del sessantotto convincono la politica locale ad aprire un po' le maglie delle catene. E' la primavera di Praga, un momento magico dove tutto sembra possibile, anche che Jonas - ora proprietario della libreria - e la ragazza, giornalista per una testata moscovita, si rivedano. Ma tutto dura davvero poco... Lo sappiamo! Arrivano i carri armati sovietici e...

Fumetto crudo, e allo stesso tempo gentile. Il racconto di quegli anni terribili, attraverso gli occhi di un giovane che vuole solamente vivere la propria vita, avviene con un ritmo che permette la riflessione, qualche sorriso, momenti di lieve distrazione, ma mai senza dimenticare eventi che hanno segnato enormi cicatrici nella storia dell'Europa dell'est. L'autore bolognese è maestro in tutto questo, e i disegni sono davvero dettagliati, espliciti, capaci di far immergere il lettore in quegl'anni. Non mancano, ovviamente, piccole concessioni che l'autore offre ai più acuti, come il piccolo omaggio a Francesco Guccini, che con la sua chitarra, in una osteria, compare improvvisamente e ci canta l'Avvelenata, un brano che sarà scritto dal cantautore 10 anni più tardi rispetto ai fatti narrati, ma che in questo caso ben si adatta alla situazione.


Un altro omaggio è rivolto al giornalista Vincenzo Mollica, che qui è direttore di una radio che continua a trasmettere clandestinamente anche dopo l'invasione sovietica.


Insomma... Jonas Fink è uno di quei fumetti che va conservato nella propria libreria, e che a mio modesto parere, non potrà assolutamente deludervi. Le tavole di quest'opera vi faranno riflettere sugli eventi storici, sulla giustizia, sulla politica... Ve lo consiglio vivamente.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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