giovedì 8 agosto 2019

La Capra - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ho ricordi ancestrali de La Capra. Ricordo che da piccolo lo davano sempre durante le feste natalizie, e io non mancavo mai di vederlo. Mi faceva ridere in modo differente dagli altri film dell'epoca. Forse ero piccolo, e forse ero più aperto allo humour - e ai film di origine - francese di quanto non lo sia oggi... A ogni modo, l'altro giorno l'ho scovato nella mia collezione (n.d.r. Ricordate? Qualche anno fa mi sono imposto di andare a rivangare tutti i film della mia collezione e di recensirli qui, sul blog... E' per questo che da un po' di tempo su queste pagine si parla - vostro malgrado - spessissimo di cinema).


Il film basa tutta la sua ironia sulla goffagine e sulla sfortuna, cosa che solitamente viene chiamata, in gergo parigino, la chèvre.  

Al centro della vicenda c'è Maria, giovane, maldestre, e sfortunatissima ragazza che si trova in vacanza in Messico. E' durante la sua vacanza che se ne perdono le tracce, e il padre, un importante industriale, ingaggia il detective Campana per ritrovare la figlia.
Campana e il suo assistente - il ragionier Perrin - si mettono all'opera. Sfortuna vuole che Perrin abbia l'innata capacità di attirare addosso a sé qualunque tipo di sfortuna, proprio come la figlia dell'industriale, per cui l'impresa pare ardua agli occhi di tutti, ma a quelli del detective Campana, il quale ha insistito nel coinvolgimento di Perrin dopo che uno psichiatra gli ha confessato che la prerogativa della ragazza dispersa e quella dell'assistente potrebbe far sì che i due finiscano - inevitabilmente - per incontrarsi.
Difatti ciò accade, ovviamente dopo mille peripezie, in un ospedale religioso nel bel mezzo della giungla messicana, ma...


Se vi rivelo come va a finire poi non lo guardate. E invece è proprio ciò che vorrei, che lo guardaste, perché in questa pellicola abbiamo un ottimo Depardieu in coppia con un brillante Pierre Richard (n.d.r. I due attori faranno coppia in altre due commedie francesi). La regia, ovviamente, risente un po' degli anni che il film ha sulle spalle - si parla del 1981 - ma questo non va a sminuire la vicenda, davvero surreale e piena di colpi di scena.

Note a margine? Il film, in Italia, gode di una triste storia. Durante la sua ripresa avvennero due terribili incidenti, uno a Napoli e uno a Torino... incidenti che ahimè lasciarono vittime sul loro percorso.

Tornando al film, guardatelo!



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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