giovedì 18 aprile 2019

L'uomo che uccise Don Chisciotte - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ben otto tentativi di realizzazione nell'arco di vent'anni. Nel cast originale ci doveva essere Johnny Deep. Poi, tra nubifragi, F16 in volo sulle zone in cui si girava, crisi finanziaria, riscrittura, bla bla... Dalle disavventure iniziali fu tratto persino questo docufilm... Dall'idea iniziale del 1998 si è arrivati al 2018. Arrivato nelle sale nel settembre dello scorso anno, io - che lo attendevo ormai da secoli, e di conseguenza mi ero convinto che non sarebbe mai giunto - me lo sono perso.
L'ho recuperato solo di recente e... Ma vi ho già detto di quale film vi sto parlando? Ovviamente sì, l'ho scritto nel titolo di questo post, ovvero L'uomo che uccise Don Chisciotte, di Terry Gilliam.

La storia è ambientata ai giorni nostri. Toby è una sorta di creativo, e sta lavorando con la sua troupe alla realizzazione di un film su Don Chisciotte, solo che la sceneggiatura non lo convince, e il tempo passa senza che neppure qualche metro di girato piaccia al regista. Preso dalla disperazione, Toby decide di staccare la spina, di prendere una moto in prestito e di andare via dal set cinematografico per trovare l'illuminazione. E il viaggio lo conduce in un piccolo villaggio, dove già era stato da giovane, quando sperimentava con i suoi amici di studi, e si trovava in Spagna proprio per girare un film a basso budget su Don Chisciotte. In questo paesino, da giovane, aveva convinto un po' tutti a far parte del cast, tanto che Dulcinea era interpretata dalla giovane figlia del gestore di una locanda, e Don Chisciotte da un vecchio calzolaio.
Son passati anni e anni da quella prima esperienza, e il villaggio appare immutato, ma visitandolo, Toby scopre che il suo primo film ha influenzato definitivamente la gente del luogo. La figlia del locandiere è diventata la schiava/amante di un magnate russo possidente di terre non troppo lontano da quelle zone. Il vecchio calzolaio è impazzito e si crede davvero Don Chisciotte.
Toby lo incontra, e in un modo inimmaginabile, viene coinvolto dalle sue folli avventure, nel ruolo del fedele scudiero Sancho Panza.

Meraviglioso. Semplicemente meraviglioso. Una favola, una avventura d'altri tempi, una storia che ti trascina nella follia, e nella meraviglia. Ottima la regia, perfette le interpretazioni. Dovete assolutamente vederlo!


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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