domenica 28 aprile 2019

Johnny English - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
L'altra sera avevo voglia di fare due risate. Tra le pellicole che colleziono, spiccava un vecchio film del 2003, Johnny English, con Rowan Atkinson nei panni del più improbabile degli agenti segreti. Un film leggero, pulito, mai volgare, divertente, che strizza l'occhio all'azione, e... be', c'è Natalie Imbruglia!

La vicenda è intrigante. Dopo un colpo di mano da parte di criminali sconosciuti, l'agenzia di spionaggio inglese MI-7 si ritrova senza agenti operativi. Il paese è però in pericolo, e c'è bisogno di uomini addestrati che possano investigare al caso. E' qui che Johnny English viene scelto come nuovo agente operativo. Addetto ad incarichi amministrativi, goffo, borioso, poco affidabile, English ha comunque ricevuto un addestramento da operativo, ed è quindi il candidato ideale, se non unico, a coprire l'incarico vacante.
E basta poco per capire che l'Inghilterra non è in buone mani. I gioielli della corona vengono trafugati durante la sua sorveglianza, e un terribile complotto porta la Regina ad abdicare, in favore di un lontano parente della famiglia reale, ovvero Pascal Sauvage, imprenditore francese nel campo delle carceri, e che sogna da sempre la corona sul suo capo.
Ma Sauvage ha un piano segreto, e English è l'unico che - nonostante tutto - abbia intuito gli affari loschi del futuro Re d'Inghilterra, e...

E più in là non oso andare. Il film è intelligente. Rivanga gli antichi dissapori tra Inghilterra e Francia, e allo stesso tempo reclama le lontane parentele che legarono a doppio filo le sorti di questi due paesi. E poi c'è l'idea geniale di portare un agente improbabile nei panni di un James Bond goffo e quasi incapace. Ma non è incapace davvero, è la sua boria che lo pone in situazioni scomode e che lo portano a compiere errori fatali. E c'è persino la bella di turno, una doppiogiochista, affascinante, e intrigante, che alla fine aiuterà English nel portare a termine il suo compito.
Si ride, ci si diverte nelle scene d'azione, e alla fine si chiude la serata con il botto. 
Ma non posso svelare il finale della pellicola. Vi basti che la regia funziona, che gli interpreti calzano bene i panni dei loro personaggi (n.d.r. Menzione d'onore per il sempre eccezionale John Malcovich), e che a fronte di 40 milioni di dollari di costo, il film ne ha incassati ben oltre 160.


Un vero mito! Da vedere.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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