Nel giorno della Befana mi è un po' strano parlare di fumetti, eppure la lettura di questo Marvel, per me, non è una consuetudine assodata... Tutt'altro, è una sorta di eccezione, perché davvero di rado leggo fumetti dedicati ai super eroi.
Iron Man è però qualcosa di differente, e un qualcosa di - perdonatemi l'accostamento - molto affine al
Batman della DC Comics. Tony Stark, così come Bruce Wayne, non hanno superpoteri. Loro hanno i soldi, hanno la presenza fisica, hanno una motivazione... E grazie ai soldi, hanno le attrezzature per poter combattere i malvagi da un piedistallo. Entrambi indossano una maschera, ma a differenza di Wayne, Stark è un personaggio pubblico, e tutti sanno che è Iron Man, e tutti sanno che è a capo dello S.h.i.e.l.d. eccetera eccetera.
A ogni modo, la sorte ha voluto che qualche settimana io abbia guardato
Iron Man alla televisione, e pochi giorni dopo, fossi a un mercatino dell'usato, dove per soli due euro ho potuto fare mio il volume
I cinque Incubi, una mini-serie dedicata ad Iron Man, scritta da Matt Fraction, e disegnata da Salvador Larroca.
I cinque Incubi sono la serie con cui Iron Man è stato rivitalizzato nel mondo del fumetto. Si aggancia direttamente alle pellicole cinematografiche, e di conseguenza ne cambiano un po' la morfologia rispetto al personaggio che tutti hanno conosciuto sin dalle origini.
In questo volume torna a echeggiare il nome Stane. Vi ricordare di lui? Nel film è il socio che manovra alle spalle di Stark per soffiargli la compagnia. Nei fumetti non è socio di Stark, bensì un suo avversario in affari, ma alla fine tutto si riduce allo scontro finale in cui Stark vince, e Stane perde. Ebbene, nel mondo dei fumetti Obadiah Stane muore suicida per non subire l'umiliazione di essere arrestato da Stark, e nei cinque incubi, ecco che arriva il figlio - Ezekiel Stane - a vendicare la morte del padre.
Tony Stark è un personaggio tormentato dai famosi cinque incubi, sente tutto il peso sulle sue spalle, e non è un peso facile da sopportare, anche perché agli occhi di molti, nonostante ormai abbia abbandonato il mercato delle armi, lui è sempre e comunque il ricco guerrafondaio che cerca di ripulire la propria coscienza facendo del bene, ma usando denaro sporco per farlo.
Insomma... Stark teme di non essere all'altezza, ed Ezekiel riesce a colpire duro nel punto debole di Stark. Usa le stesse tecnologie da lui sviluppate per creare armi di distruzione di massa, che poi ovviamente utilizza per demolire l'immagine, e la ricchezza, del suo nemico.
Tecnologie alla base dello stesso Iron Man, tecnologie difficili da identificare, tecnologie che forse lo stesso Iron Man non è pronto ad affrontare.
E lo scontro sarà duro, terribile, e dal risultato tutt'altro che scontato.
Ma non voglio dire di più. La storia è affascinante, e vista la mia ignoranza, l'ho letta con la consapevolezza di avere parecchie lacune nei confronti del mondo che ruota attorno al fumetto. Sul finale compare persino l'
Uomo Ragno, che se non potrà aiutare Stark nella lotta, sarà comunque utile come spalla per tamponare le falle agli errori del celebre miliardario. E la storia mi ha davvero catturato. Ciò che invece mi è piaciuto meno è il disegno, un disegno moderno, tridimensionale, patinato, frutto della computer grafica, con i volti troppo definiti, troppo finti, quasi manichini, e privi di espressività. E ovviamente i baloon all'americana... A volte è davvero difficile leggere i fumetti americani. Non si capisce mai chi sta dicendo cosa, chi parla per primo, come avviene lo scambio di battute... Spezza il ritmo, e spezza anche l'apprezzamento dei disegni. Paradossalmente sono molto più belle e interessanti le tavole messe in coda alla vicenda, le copertine alternative, le illustrazioni.
Però c'è del buono in questo fumetto, soprattutto perché Stark, qui, appare vulnerabile, indeciso, umano. La storia merita!
Ve lo consiglio? Sì. E tenete conto che è la parola di un non appassionato. Sulla bilancia i pro vincono sui contro, e alla fine si arriva all'ultima pagina soddisfatti.
Buona Befana!
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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