venerdì 21 dicembre 2018

Io c'è - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Io c'è è una commedia brillante che dà il meglio di sé nella prima parte, mentre cala un po' di ritmo, crescendo invece dal punto morale, nel secondo tempo, dove la chiusura del film appare forse un po' scontata, ma comunque piacevole.

Siamo in Italia, e Massimo Alberti è il proprietario del 'Miracolo Italiano', un B&B di lusso ormai diventato l'ombra di sé stesso. La crisi ha ovviamente messo in ginocchio anche l'attività di Massimo, il quale guarda con invidia i suoi dirimpettai, un B&B gestito da un convento di suore, che pare essere sempre pieno di turisti. Il trucco viene scoperto rapidamente. Essendo un ordine religioso, gli ospiti del B&B religioso offrono una 'spontanea' donazione in cambio dell'alloggio... E tutto ciò è esentasse. Per questo motivo Massimo decide di tentare l'azzardo, di fondare una propria religione fondata sull'io, e trasforma il Miracolo Italiano in un luogo di culto. Appare assurdo, ma lo Ionismo prende piede in fretta, e l'attività di Massimo si rimette in piedi velocemente. Tutto ciò grazie all'aiuto della sorella Adriana, che essendo commercialista lo aiuta ad aggirare i cavilli legislativi del fisco, e di Marco, uno scrittore ideologo che pare perfetto per creare i dogmi del nuovo credo.

Non vi starò a raccontare (n.d.r. O forse sì) dove andrà a cadere l'intera vicenda. E' evidente che dopo un avvio prospero, a Massimo vengono i primi dubbi morali, mentre Marco è ormai accecato dalle potenzialità della nuova religione. I tre soci si scontreranno tra loro - ma solo dopo aver sconfitto i 'nemici' dirimpettai - e da qui la brillantezza della commedia si offusca per andare a cercare una morale da dare all'intera vicenda. 

Bravi come sempre Edoardo Leo e Giuseppe Battiston. Adriana è una sorella perfettamente disegnata da Margherita Buy. La trama soffre di una idea brillante, ma uno svolgimento che non regge per l'intera durata della pellicola che fatica a portare lo spettatore ai titoli di coda senza deluderlo. La formula del film divertente nel primo tempo e moralista nel secondo non funziona granché, anche perché chi cerca la morale vede di cattivo occhio l'ironia di fondo del film, e chi cerca il divertimento, dopo un po', lo perde.

Nel complesso è comunque un film godibile. Piacevole in una serata di pioggia. E gli si può dare una chance se si sa a cosa si va incontro.






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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