domenica 18 novembre 2018

Le ali di Honneamise - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Torniamo indietro al 1987. Le ali di Honneamise uscì proprio in quegl'anni. Si tratta di un film di animazione scritto e diretto da Hiroyuki Yamaga, con una trama drammatica e affascinante, ove di parla di conflitto mondiale, e di corsa allo spazio. Per chi ama gli anime, probabilmente sarà incuriosito dal fatto che questo sia stato il primo film in animazione prodotto dalla Gainax.

Tornando invece al film: Siamo in un mondo alternativo al nostro, governato da due grandi nazioni in perenne conflitto tra loro. I confini tremano in odore di guerra globale, e la ricerca scientifica è ormai orientata solo alla produzione di nuove micidiali armi. La corsa allo spazio è ormai diventato un mito, nessuno ci crede più veramente. Troppi insuccessi, troppe vittime, troppi soldi buttati al vento. Solo l'esercito mantiene una 'forza spaziale'. Soldati addestrati a combattere nello spazio, solo che non sono in grado di arrivarci... E le spese per la ricerca, per la corsa allo spazio, sono in realtà deviate verso la corsa agli armamenti. Il volo spaziale è mantenuto vivo solo come mezzo di propaganda per dimostrare la supremazia tecnologica nei confronti degli avversari... E Shiro è un astronauta!
Lui sogna ancora di andare nello spazio, e spera addirittura che la conquista dello spazio possa placare i dissapori tra le due nazioni. Ma la Forza Spaziale ha pochi mezzi a disposizione, e la ricerca arranca di fronte a un confine difficilissimo da varcare. Nessuno si arrende, e mentre i venti di guerra soffiano sempre più forte, un prototipo di vettore a tre stadi viene approntato per tentare il primo volo umano oltre l'atmosfera. Sarà Shiro a pilotarlo... 
Nel frattempo lui incontra la giovane Riquinni, una ragazza che si batte per la pace nel mondo. Il loro legame dura poco a causa dei ruoli contrastanti che i ragazzi hanno nella società distorta in cui vivono, ma il loro amore spinge i loro animi verso ideali assoluti, e allora Shiro comincia a credere che la conquista dello spazio possa davvero essere l'alito di una nuova speranza, di un futuro dove la parola guerra venga dimenticato, e dove due giovani possano amarsi senza dover avere a che fare con bandiere, uniformi, ruoli, e una società chiusa in preconcetti difficili da superare.

Il film ha un ritmo lento e riflessivo. Non mancano i colpi di scena, ma mai ci si trova di fronte a situazioni adrenaliniche. E' riflessivo, introverso, con qualche sprazzo di humor, ma con una atmosfera pesante che incombe su tutta la narrazione. La sceneggiatura non consente quasi mai di respirare aria fresca, c'è una notevole tensione di fondo, e si percepisce che la nuova guerra tra i due fronti potrebbe terminare definitivamente la razza umana, e la speranza è ormai un qualcosa di dato per spacciato. Lo si nota in molte scene, nei dialoghi, nei disegni, nel comportamento dei personaggi. Eppure è una pellicola dal grande potenziale emotivo, ed affascinante, sia per i disegni, sia per la storia stessa.
Io adoro questo film.
Nel 2014 fu annunciato un seguito ambientato 50 anni avanti rispetto a questa pellicola, se ne è parlato anche di recente, dovrebbe chiamarsi Uru in Blue... Chissà! Nel frattempo, vi consiglio di guardare questa chicca. E' davvero un bel film!



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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