sabato 13 ottobre 2018

Tutti gli uomini del presidente - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Tutti gli uomini del Presidente ci riporta ai fatti del 17 giugno 1972, e - di preciso - all'esatta scena di chiusura di The Post, film di cui ho parlato qualche mese fa. Parliamo ovviamente del caso Watergate, il quale fu definitivamente svelato solo con il famoso duello televisivo tra il giornalista Frost, e l'ex presidente Nixon. 
Ma tornando ai fatti di quel 17 giugno, ecco che i nostri occhi si fissano su Bob Woodward, giovane cronista del Post che ha qualche dubbio su come le autorità stiano gestendo il processo ai cinque uomini che furono arrestati per furto con scasso nel palazzo del Watergate. L'intuizione del giovane giornalista lo spinge a indagare, e a scavare in un qualcosa che non si limita a una banale scaramuccia tra due partiti rivali a pochi mesi dalle elezioni. Carl Bernstein, giornalista con più esperienza sulle spalle, accetta di aiutare Bob, e la loro inchiesta comincia a scavare sempre più nel torbido, grazie anche a un delatore anonimo noto come Gola Profonda.
Se l'inchiesta prosegue, ovviamente il direttore del giornale comincia ad avere dubbi. Il Post non versa in ottime acque e solo di recente si è tirato fuori da una grave crisi grazie a un servizio capace di scuotere le istituzioni, ma allo stesso tempo di procurare parecchi nemici alla redazione. Ci vuole quindi la certezza su ogni fatto pubblicato, non bastano sospetti e mezze parole degli informatori. Per cui Bob e Carl sono costretti a scavare in profondità e senza mezze misure, scoprendo il coinvolgimento dei servizi segreti, e mettendo la loro stessa vita a repentaglio.

Il film ha una narrazione dal ritmo che incrementa mano a mano che si scava nel torbido. Ovvio che tutto ciò risente degli anni sulle spalle della pellicola, ma va sottolineato che i due protagonisti fanno la parte dei leoni. Ottimi sia Redford, sia Hoffman, entrambi giovani ma già all'apice della loro carriera. E i comprimari sono tutti di altissimo livello. La regia è piuttosto classica, ma ci sono instanti di grande intensità, come la scena in cui Redford è intento a scrivere l'articolo che scatenerà lo scandalo del secolo e, in parallelo, appare alla televisione la vittoria di Nixon per il suo secondo mandato da Presidente degli Stati Uniti. Le grida di gioia e i festeggiamenti sembrano quasi farsi timidi di fronte al rumore della macchina da scrivere, quasi a monito di ciò che sta per accadere.

Nonostante gli anni che si porta sulle spalle, il film rimane una pellicola di culto che ancora può essere apprezzata senza problemi. Vi consiglio di guardarla, magari nell'idea di ricostruire i trittico che vi ho proposto all'inizio di questo articolo. Buona visione.






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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