mercoledì 20 giugno 2018

Black Spot - #SerieTV #Recensione

Glauco Silvestri
Che strana serie... Black Spot! Devo dire che ha lati intriganti, e lati che mi spingerebbero a starne lontano come la peste. E' di origine canadese, il suo titolo originale è Zone Blanche, e l'ambientazione è davvero particolare.

Siamo in una comunità che vive in una 'zona bianca' ovvero in un luogo dove le comunicazioni, l'elettronica in generale, soffre di strani malfunzionamenti. Colpa del terreno, della foresta, della posizione così isolata... Fatto sta che tutto ciò che è cablato non ha problemi, tutto ciò che funziona via radio invece va molto male, a meno delle radio a onde corte, ovviamente, le quali paiono immuni dai disturbi.
In questa comunità avvengono molti crimini, 37 omicidi irrisolti, una media da metropoli, e la polizia - che alla fine sono in quattro - fa un po' fatica a tenere dietro a tutto ciò. Del resto la posizione così isolata porta spesso le persone a perdere un po' il senno, e certi comportamenti finiscono per... avere un epilogo tragico.
Tutto inizia con la scomparsa della figlia del sindaco. E' già qualche settimana che si son perse le tracce. La polizia brancola nel buio, ma il comandante - il maggiore Lauréne Weiss non molla, anche perché lei stessa, molti anni prima, era stata data per dispersa nel bosco, e poi ritrovata fortuitamente senza due dita e in fin di vita. Cosa le è successo è un mistero, ovviamente, e lei stessa non ricorda nulla di quanto è avvenuto, anche se alcuni flashback le rammentano di una prigionia, di una 'entità' che l'ha catturata e... Ma non può essere certa di nulla.

Insomma, mentre Laurène batte il territorio metro dopo metro in cerca della ragazza, gli omicidi continuano ad accadere in questa strana cittadina, senza contare di una guerra sotterranea contro le politiche del sindaco - anche proprietario della locale segheria - e senza contare dell'arrivo di un nuovo supervisore, il magistrato della zona, che visti i record negativi della cittadina, ha deciso di recarsi sul luogo per capire come stanno veramente le cose.

Bella l'aria di mistero. E' una serie poliziesca ma c'è aria di mistico, e l'ambiente così isolato spinge a ritmi blandi, rapporti molto stretti tra buoni e cattivi, mix di caratteri tutti sull'orlo di una crisi, doppi giochi, complotti... I personaggi sono complessi, e si svelano solo un pochino alla volta. C'è anche la crudezza degli ambienti, e la crudezza delle immagini. Il realismo fa da padrone in questo telefilm.
Tutti questi elementi mi piacciono e, nonostante i ritmi non siano proprio incalzanti, il desiderio di scoprire cos'è accaduto alla figlia del sindaco, e a Lauréne, mi ha tenuto incollato davanti allo schermo. E' una sorta di Twin Peaks alla francese... Sempre che mi concediate il paragone.

Però c'è la parte mistica... E qui traballano tutte le mie certezze. Soprattutto sul finale, quando ormai si ha la convinzione che non vi sia nulla di sovrannaturale, e [Spoiler] uno dei personaggi principali si risveglia bello fresco e guarito dopo aver subito tre colpi di pistola al petto, ed essere stato abbandonato nel bosco. Certo... Nessuna spiegazione all'evento, se non che si deve produrre una seconda stagione e c'è bisogno di questo personaggio per proseguire ma...  [Spoiler] Diciamo che questo tipo di cose mi fanno storcere il naso, e abbandonare la barca prima che affondi... E' ciò che ho fatto con Lost non appena ho visto un paraplegico alzarsi in piedi miracolosamente dopo l'incidente. E' ciò che ho fatto con Game of Thrones dopo che - dopo il tanto decantato realismo della serie - mi son trovato di fronte a personaggi che paiono essere appena usciti da una beauty farm nonostante vivano praticamente in pieno medioevo... No grazie, son cose che proprio non riesco ad accettare.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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