venerdì 5 gennaio 2018

Arancia Meccanica - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Forse Arancia Meccanica non è proprio un film adatto alle feste natalizie, e probabilmente non è il film da vedere il giorno prima della festa della befana ma... E se nella calza doveste trovare qualcosa di distopico?

Per dovere di cronaca dovrò anticipare un pochino della trama, anche se credo che tutti conoscano questo film, e che magari in molti abbiano letto persino il libro. Siamo a Londra, è il 1980, un 1980 alternativo a quello che fu 'il nostro'. Alex è il capo di un gruppetto di giovani teppisti che passano il tempo passando da violenza, stupro, droga... e magari anche qualche piccolo furtarello. Prima vittima dall'apertura del film è un mendicante, che viene selvaggiamente picchiato. Poi è la volta di una banda rivale, quindi lo stupro di una ragazza, e infine la 'distruzione' di una famiglia per bene - lui scrittore massacrato fino a rovinargli le mani per sempre, lei, la moglie, abusata fino alla morte.
Ma non sono tutte rose e fiori nella banda di Alex, i suoi sottoposti sono scontenti del suo dispotismo, e così da carnefice diventa vittima. Viene picchiato e lasciato alla polizia... Che ovviamente lo condanna a 14 anni di prigione, poi ridotti a un paio d'anni perché questi accetta di venire sottoposto al lavaggio del cervello. Solo che alla sua liberazione, Alex finisce per subire la legge del contrappasso, e il suo destino diventa tutt'altro che una vita mite e tranquilla, tanto che...

Be', praticamente ho detto tutto del film, tranne il finale, che già conoscete. E già sapete sicuramente che pur essendo un film davvero vecchiotto, è ancora oggi un vero capolavoro di Kubrick, dove tutto, dalla recitazione alla fotografia, è perfetto.

Ovvio che non è una pellicola adatta a tutti gli stomaci... 


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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