venerdì 29 dicembre 2017

The Patriot - #SerieTV #Recensione

Glauco Silvestri
Ecco una serie televisiva che mi ha lasciato un po' basito... The Patriot è un thriller, una storia di spionaggio, una vicenda famigliare, un viaggio introspettivo nella mente di una persona in crisi; tutto questo assieme di narrazioni differenti viene proposto con un ritmo freddo, cadenzato, mai concitato, e con un'ombra di tristezza che mai fuoriesce dalle righe, ma che comunque rimane tangibile. C'è humor nero, c'è intrigo, c'è persino un poliziesco, e tanti altri ingredienti che bene si amalgamano, ma che mai offrono un prodotto a cui siamo abituati.

La vicenda di fondo è semplice. Per impedire che l'Iran diventi una potenza nucleare, un dirigente dei servizi segreti statunitensi si prende la libertà di agire senza autorizzazione da parte dei suoi superiori, e incarica l'agente operativo John Tavner (n.d.r. Suo figlio) di portare in Iran una borsa carica di denaro per finanziare la campagna elettorale di un personaggio che - in caso di vittoria - avrebbe chiuso le ambizioni nucleari del paese. Per fare ciò John si inserisce - come copertura - nello staff di una impresa di tubature industriali del Midwest, la quale dovrebbe recarsi in quel paese per una installazione industriale di alto profilo. E tutto sembra filare liscio se non che il contatto per lo scambio di denaro è un doppiogiochista, per cui non consegna i soldi a chi di dovere, bensì è intenzionato a fornirli al leader pro-nucleare. Ciò costringe John a prolungare la propria missione, a uccidere, ad agire di propria iniziativa, facendosi aiutare anche da un collega (n.d.r. Che scopre casualmente la sua vera identità) e dal proprio fratello minore, che non è un agente operativo, ma che è perfetto per perfezionare la copertura di John in modo che le autorità locali non colleghino le sue azioni ai crimini che è costretto a commettere.
A tutto ciò va aggiunta la depressione di John, che scarica raccontando ciò che fa nei testi delle canzoni che compone, e che pare sempre sull'orlo del suicidio, il furto della borsa al doppiogiochista, l'entrata in campo di altri elementi esterni... Tutti interessati a questa borsa piena di denaro. Denaro che passa di mano in mano, senza però raggiungere mai il destinatario a cui era diretto, e la cui mancanza nelle casse dei servizi segreti diventa sempre più evidente, mettendo nei guai il padre di John.

Un bell'intreccio, con un ritmo freddo e cadenzato - come ho già detto - che non emoziona, bensì incuriosisce, e alla fine incolla allo schermo anche se la visione è molto distante da ciò che ci si aspetterebbe in un film da 'intrigo internazionale' come questo.

Non so... Il finale aperto rovina un po' le aspettative della visione, e costringe ad attendere la prossima stagione per avere maggior chiarezza sulle vicende, ma il valore aggiunto di questa serie sono i personaggi, tutti molto particolari, tutti sfaccettati come pietre preziose, tutti sull'orlo dell'abisso, e nessuno mai capace di superare la pacatezza meccanica con cui affrontano la propria vita, incapaci di un sorriso, di una emozione forte, di una forma espressiva che vada oltre al volto piatto che nasconde un disagio esistenziale notevole. Sembra che nessun elemento di questa vicenda stia bene al proprio posto. E' questo che attrae di The Patriot.





Volendo, se avete un abbonamento Amazon Prime, potreste anche guardarvelo in streaming, partendo con un click qui, oppure direttamente su una Fire Tv Stick.

Scopri i miei ebook cliccando QUI




About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

0 commenti:

Posta un commento

Post Recenti



Powered by Blogger.

Popular Posts



Cerca sul Blog



')