mercoledì 30 agosto 2017

The Congress - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ero convinto di aver sbagliato film, quando guardando The Congress mi son trovato di fronte alla storia di una attrice di mezz'età, uscita dalle scene dopo aver avuto i suoi due figli, e ora convinta a tornare a lavorare per poter curare i problemi di salute del figlio. Ma poi ecco che tutto trova forma, e la pellicola diventa un dipinto distopico di quello che il mondo dell'intrattenimento hollywoodiano. 
Robin Wright (n.d.r. L'avrete sicuramente vista in Forest Gump, giusto per citare un film in cui è apparsa) interpreta sé stessa, una attrice che si trova a metà del guado, che non vuole ritoccare sé stessa per rimanere eternamente giovane, e che non vuole scendere a compromessi, pur volendo continuare a lavorare. Ma cosa succede esattamente? A Robin viene proposto di vendere la propria identità cinematografica, di essere riprodotta in digitale, così che la sua immagine non possa mai invecchiare, e possa divenire eternamente riprodotta sugli schermi. Contratto che alla fine Robin accetta, con una serie di clausole piuttosto restrittive. Contratto della durata di vent'anni... E vent'anni più tardi, ecco che viene invitata a un congresso in cui verrà mostrato il futuro dell'intrattenimento.
Al congresso viene presentata una formula chimica, una sostanza capace di liberare la fantasia delle persone, di farle vivere in un sogno costantemente, e di interpretare qualunque ruolo e/o impersonare qualunque personaggio... Compreso quello digitale di Robin Wright, i cui diritti scadono proprio in coincidenza con il congresso.
La formula è fantasmagorica, chi assume la sostanza viene proiettato in un mondo artificiale, in animazione, tipo cartone animato, un luogo surreale dove può realizzare ogni suo desiderio. Ed è un successo mondiale, ma ovviamente... E' anche una tragedia colossale, perché l'intero pianeta diventa dipendente da questa sostanza, è meglio sognare o vivere la crudità della vita quotidiana?
E in questo modo anche Robin dovrà giocare il suo ruolo, partendo proprio dal congresso, dove sarà acclamata come eroina, ma dove andrà contro ai desideri di tutti facendo un discorso contro la formula chimica e il nuovo sistema di intrattenimento.

Un film che lascia sospeso ogni giudizio fino alla fine, perché si parla di un qualcosa che molti temono, il controllo delle masse attraverso l'intrattenimento, e perché parla anche della storia di una madre, con un figlio intelligente ma martoriato da una terribile malattia. E il finale spiazza perché se le pellicole distopiche ci hanno abituati a un possibile lieto fine, qui il lieto fine non è così semplice da raggiungere. E la scelta finale di Robin quale sarà?

Film davvero interessante. Ve lo consiglio.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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