sabato 29 luglio 2017

The Zero Theorem - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Dal regista de L'esercito delle 12 scimmie, ovvero Terry Gilliam, The Zero Theorem prova a proiettarci in un futuro dispotico che non si mostra tanto dissimile dalla nostra realtà quotidiana, ma che è guidata dalla Mancom, una grossa corporation in grado di controllare tutte le informazioni, e di conseguenza controllare qualunque cosa, e spiare qualunque persona, nonché farne ciò che vuole. 
In questo contesto ci viene raccontata la vicenda dell'egocentrico Qohen Leth, un hacker che lavora per la corporazione e che vive in una chiesa sconsacrata. Leth passa le giornate in attesa di una telefonata, una telefonata che gli spieghi il significato della vita... Ma ovviamente, riceve solamente telefonate a scopo commerciale. Leth è in una sorta di limbo in cui non riesce più a provare un briciolo di felicità. Svolge i suoi compiti sul lavoro, rifiuta ogni tipo di contatto umano, tranne forse quello di Joby, il suo supervisore, che tenta in ogni modo di risollevarlo, invitandolo a feste, promettendogli una vita migliore, e regalandogli una amicizia di cui Leth a stento si accorge. Altro contatto umano nella povera vita dell'hacker è quello della sciroccata Bainsley, una ragazza che durante un party gli salva la vita da un'oliva andatagli di traverso.
Il lavoro di Leth è quello di dimostrare il teorema zero, una formula matematica astrusa di cui però non riesce a comprendere la soluzione. Ed è lavorando assiduamente alla formula che l'hacker comincia a soffrire di incubi, di crisi isteriche, eccetera eccetera.
Una di queste crisi lo porterà a distruggere il proprio computer, e a conoscere Bob, il figlio del direttore della corporation, il quale - prendendolo in simpatia - gli rivelerà che tutti sono controllati, e gli fornisce una tuta per la realtà virtuale che gli permetterà di entrare nel sistema, e scoprire che il teorema zero serve solamente a comprendere il fatto che la vita non abbia un senso compiuto, e che lui sia stato scelto dalla corporation per risolvere quella formula proprio perché il suo atteggiamento, la fede incrollabile nella telefonata che attende da sempre, sia in effetti l'antitesi esatta del teorema zero.
E oltre a ciò non vado avanti perché... Solo leggendo su wikipedia sono riuscito a capire come va a finire, perché io l'ho mollato alla sua metà esatta. 

Ok, è stato realizzato con risorse limitate. Ok, il film è surreale di suo. Ok, Terry Gilliam ci ha abituati a film di questo tipo, come con lo splendido Brazil. Però non sono riuscito a entrare in quel mondo, mi sono annoiato, non ho provato empatia per i personaggi, e no... Non mi è piaciuto granché!




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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