mercoledì 26 luglio 2017

Project Almanac - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ed eccoci - di nuovo - a parlare di viaggi nel tempo. Sì! Ancora viaggi nel tempo. Lo facciamo con una pellicola 'giovane', ovvero Project Almanac, in cui c'è un buon uso della telecamera in soggettiva, per quanto questo stile di ripresa sia ormai abusato, e non sia proprio adatto a ogni situazione. 

David è un ragazzo parecchio in gamba, è al termine delle scuole superiori e mira ad entrare al MIT. Ha i soliti problemi dei teenager brillanti, è mal visto dalle ragazze, ha pochi amici 'altrettanto brillanti', e di sicuro non l'aiuta vivere in una famiglia che deve campare con il solo stipendio della madre, visto che il padre - uno scienziato che lavorava per l'esercito - è morto in un incidente il giorno del suo decimo compleanno.
Tutto ha inizio quando la madre decide di vendere la casa in cui vivono - per andare a stare in un appartamento più piccolo - così da avere il denaro per iscrivere il figlio al MIT. Nello svuotare il sottotetto David trova una vecchia videocamera, con dentro un filmino girato durante la festa del suo decimo compleanno, il giorno in cui il padre è costretto ad abbandonare la festa per un imprevisto sul lavoro... E muore in un incidente stradale.
Riguardando il video, David vede sé stesso - adolescente - riflesso in uno specchio di casa. Ciò è ovviamente impossibile ma... Continuando a sgombrare casa, nel laboratorio in cantina del padre scoprono un prototipo militare di un sistema per la dislocazione temporale.
Lui e i suoi amici riescono a far funzionare la macchina del tempo. Fanno prima esperimenti di poche ore, poi viaggi nel tempo sempre più lunghi. E' un gioco divertente, ed è un sistema per avere una seconda opportunità. Grazie alla macchina David riesce a conquistare la ragazza dei suoi sogni. Un suo amico riesce a ripetere un esame di chimica finché non lo supera, e - tutti assieme - riescono ad entrare a un concerto senza biglietti.
Ciò di cui non tengono conto è l'effetto farfalla. Ogni loro viaggio scatena terribili tempeste elettromagnetiche, e al loro ritorno i telegiornali son pieni di disastri di ogni tipo, da incendi boschivi, alla caduta improvvisa di un aereo con più di 200 vittime e nessun sopravvissuto.
Ciò, ovviamente, incupisce David, che decide di tornare indietro e far sì che nessuno di loro riesca mai a far funzionare la macchina del tempo... Ma non è così facile!

Il film non racconta nulla di nuovo. Del resto sui viaggi nel tempo è stato ormai detto tutto, e c'è davvero poco da aggiungere all'argomento. Lo stile narrativo non aiuta, ma rende la visione del film più fresca e piacevole. Sembra un party in piscina tra amici... Uno di quei film 'zero pensieri' dove gli adolescenti si comportano in modo indisciplinato e si divertono un mondo, fino a che non ne pagano le conseguenze e diventano più responsabili. Qui accade tutto ciò, ma il finale non concede un lieto fine 'vero e proprio'. La recitazione è buona, il film sta in piedi, e ci sono interessanti citazioni a pellicole famose, come Ritorno al Futuro (n.d.r. I test con una macchinina giocattolo rossa), Ricomincio da Capo (n.d.r. Quando Quinn ripete l'interrogazione di chimica più e più volte), e Looper (n.d.r. Nella scena in cui Quinn disegna una faccina sul collo di sé stesso del giorno prima e questa compare anche sul suo).

E' un film che si guarda volentieri. Non lascerà nulla ai posteri - forse - ma è perfetto per una afosa serata estiva.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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