venerdì 23 giugno 2017

Kill Command - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Siamo in un futuro prossimo. Una squadra dei corpi speciali dei Marines, al comando del capitano Bukes, è inviata per un addestramento su un isola remota in cui tutte le comunicazioni con l'esterno sono schermate. Con loro c'è il tecnico specialista Mills, una donna che solitamente si occupa di sviluppo di intelligenza artificiale - ovviamente in campo militare - e il cui cervello è profondamente collegato alla rete globale attraverso una connessione neurale artificiale. Lo scopo di Mills è quello di studiare e comprendere meglio il comportamento dei Marines in battaglia, così da riprodurre questi comportamenti nelle armi robotiche in via di sviluppo. Il problema è che, non appena giungono sull'isola, Mills si accorge immediatamente che c'è qualcosa di strano. Dei droni autonomi li osservano in continuazione, e da predatori, molto in fretta, la squadra dei Marines diventa preda... E i cacciatori sono le stesse macchine che Mills ha contribuito a costruire, che non avrebbero dovuto ancora trovarsi sul campo, perché la loro programmazione era ancora incompleta.
Incompleta sì... Ma sviluppata a sufficienza per rendere questi robot dei soldati micidiali perfettamente organizzati, e intenzionati a uccidere tutto ciò che non fa parte della loro 'comunità'.

Kill Command è un film onesto che sfrutta alcuni cliché già visti in passato per affrontare il solito tema dell'intelligenza artificiale, e dell'uso di macchine intelligenti in guerra. Un tema già visto in un film di cui abbiamo parlato solo pochi giorni fa (n.d.r. Robot World) , ma che è già stato affrontato anche in altri titoli discussi ormai diverso tempo fa (n.d.r. Stealth). Tema semplice richiamato per fare spettacolo e raccontato in modo ancor più semplicistico. Ma per la visione è giusto così perché alla fine è e rimane un film di azione, mixato diligentemente con la fantascienza, ove predomina più che il discorso etico, il thrilling di una missione di addestramento dove chi pensava di doversi addestrare, in realtà fa da bersaglio. Un ribaltamento di ruoli che non lo si vede spesso, ma che piace a chi ama film d'azione, che funziona sempre - sin dai tempi del buon vecchio Predator - e che funziona anche in questo caso.

I personaggi sono ben costruiti, hanno uno spessore non indifferente, e anche le comparse mostrano un carattere complesso che viene ben raccontato sia nei momenti concitati, sia nei momenti di quiete. Paradossalmente - forse - il personaggio meno tridimensionale è il capitano Bukes, che mostra di sé il lato duro del comandante, ma di rado si dimostra un carattere complesso. Misteriosa la bella Mills, così robotica e allo stesso tempo così umana, un volto algido - quello di Vanessa Kirby - che calza perfettamente con il personaggio che interpreta.

Si tratta di una pellicola ben realizzata, con una buona CGI, e che, per quanto sia un film senza troppe pretese, si guarda volentieri.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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