giovedì 29 giugno 2017

Franklyn - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Devo dire che Franklyn è un film complicato. E' costruito su due realtà distinte: una città gotica perennemente al buio, ovvero Meanwhile City; e la Londra di oggi. I protagonisti sono diversi, le loro storie sembrano distinte e distanti tra loro, ma alla fine finiscono per intrecciarsi l'un l'altra.
Jonathan Preest di Meanwhile è una sorta di vigilante, unico ateo in una società di credenti ove la religione è imposta dal governo. A Londra invece abbiamo Emilia è una ragazza esperta nel suicidio, e lo mette in pratica di continuo, filmandosi, recitando una parte, provando ogni metodo possibile, cercando una sorta di perfezione nelle sue performances; Milo è malato d'amore per una 'amica immaginaria' che aveva da piccolo, e che rivede nelle strade della città, e alla fine finisce persino per incontrare, e portare a cena; e infine Peter, padre affranto alla ricerca del proprio figlio senza tetto fuggito da un manicomio, punto di congiunzione che vive a metà strada tra i due mondi, e se a Londra vaga senza meta, a Meanwhile ha uno scopo ben preciso, e deve uccidere il capo di una setta religiosa criminale... 

Le vite di questi quattro personaggi sembrano viaggiare su binari ben distinti ma è il destino a condurli verso il medesimo angolo di strada... Luogo dove tutto troverà una spiegazione, e un finale interessante.

Però i ritmi della pellicola sono più che riflessivi. I dialoghi sono lenti. Le ambientazioni hanno fascino, e probabilmente il personaggio più affascinante è quello di Emilia. Ma se le intenzioni sono buone, il film fatica davvero ad avanzare, e mi ha annoiato un pochino.

Sinceramente, non so se consigliarvelo o no...



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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