giovedì 15 giugno 2017

Air, I custodi del sonno - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Siamo in un futuro prossimo, o forse in un presente ucronico. La Terra sta vivendo un periodo di incomprensioni politiche, di crisi delle risorse, di mancanza di dialogo tra governanti e popolazione, e soprattutto, di inimicizie tra stato e stato... Si è in pratica sull'orlo di un nuovo conflitto mondiale, e le speranze per l'umanità. E' per questo che negli Stati Uniti si sta pensando a un 'piano B', ovvero a creare delle specie di bunker sotterranei dove tenere ibernata una selezione tra le migliori menti del paese. E visto che il tempo stringe, si è scelto di usare vecchi silos di lancio per missili intercontinentali... Armi ormai obsolete e molto meno pericolose delle terribili armi chimiche che possono essere diffuse nell'atmosfera in modo più semplice.

Questa è la premessa di Air, I custodi del sonno. Difatti il film ci racconta le vicende di due custodi di questi bunker. Due tecnici che ogni sei mesi vengono risvegliati per un'ora così da fare manutenzione alle apparecchiature e a verificare i livelli di tossicità dell'aria esterna, così da decidere se risvegliare i dormienti o meno. Il fatto è che questi due tecnici si ritrovano di fronte a un bel problema, visto che durante uno dei tanti controlli di routine, una delle camere di ibernazione destinate a loro, prende fuoco. Ovviamente non ci sono pezzi di ricambio...

E non vi svelo cosa accade in seguito. Il film è interessante, per quanto la trama non sia originalissima, per la ricostruzione degli ambienti e delle tecnologie. Per una volta non c'è nulla di ipertecnologico, anzi... Tutto sembra piuttosto antiquato, fragile, poco efficiente. Del resto i bunker son stati realizzati in fretta e furia, usando tecnologie già presenti all'interno dei silos missilistici, per cui non ci si può aspettare troppo. Non c'è neppure un modo di comunicare tra un bunker e l'altro, si ha solo un breve check-sum dei risvegli in ogni sito, che appare sui monitor, senza però offrire la possibilità di comunicazione diretta. Insomma... Ogni bunker è isolato e autonomo, ma i tempi di attesa possono essere lunghi anche dei secoli, e ciò rende tutto un po' traballante, senza grandi speranze di successo. I guasti sono all'ordine del giorno, e i tecnici hanno giusto un'ora di tempo per riparare tutto e controllare le condizioni dei dormienti... Figurarsi se capitano degli imprevisti.
Buone l'interpretazione di Norman Reedus, che abbiamo già visto in Pandorum e in The Walking Dead. Altrettanto bravo è Djimon Hounsou, che sulle spalle ha Stargate, Amistad, Il Gladiatore, eccetera eccetera.

Film onesto, si guarda volentieri.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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