giovedì 8 giugno 2017
400 Days - #Film #Recensione

About the Author
Glauco Silvestri / Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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da vomito
RispondiEliminaStato d'animo comprensibile dopo la visione :-)
EliminaFil palesemente fatto con budget ridottissimo. Non e' un male di per sé ma l'aspetto e' da B movie degli anni 60. Anche la simulazione tecnologica e' ridicola (per esempio come fai a spedire verso un asteroide un appartamento di 6 stanze come quello usato dalla simulazione?).
RispondiEliminaPero' il film funziona abbastanza, anche quando si va verso il casereccio thriller finale, proprio perché non e' l'aspetto fantascientifico quello che conta quanto l'angoscia degli esseri umani quando sono costretti ad una convivenza forzata in spazi ristretti ed ad un prolungato isolamento dal mondo esterno.
Pero' concordo con il recensore: il finale sa molto di "non sapevamo come chiuderla... quindi immaginatevi quello che volete...".
Gli ho dato una chance anche dopo aver visto il corridoio con tanto di lampade nell'astronave, il poco credibile quadro elettrico, gli atteggiamenti che non attribuerei ad astronauti o aspiranti tali e potrei citarne altri...saranno dettagli ma preferivo non commentare la trama.
RispondiEliminaIdea di fondo originale, intrigante..peccato
Faccio notare in copertina l'astronauta in tuta integrale...senza guanti.
RispondiEliminaNon sono un fissato, ok il budget ridotto ma dei guanti sarebbero costati 10$
Il livello di perplessità dopo il finale è imbarazzante. Senza contare tutte le imprecisioni e incoerenze tipiche da film di serie C che lo precedono dall' inizio. Niente è curato in un qualche apprezzabile dettaglio, sia in termini di trama, che di dialoghi, che di situazioni narrative, che di riproduzione degli ambienti e dell'oggettistica, che di realismo. Una accozzaglia di cose prese in prestito da altri film e rimescolate alla meno peggio. Unica cosa apprezzabile è l' intepretazione della ragazza, già vista in "the machine". Lasciamo perdere l assoluta inespressivita dell'ultimo interprete di Superman, regala più emozioni una statua di cera
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