lunedì 1 maggio 2017

Alla ricerca di Dory - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Sulla scia de Alla ricerca di Nemo, ecco che Pixar ci riprova con un sequel, ovvero Alla Ricerca di Dory, che ci racconta la storia di Dory, e sulla falsa riga del primo film, nel momento in cui la pesciolina smemorata si perde mentre parte alla ricerca dei propri genitori, Nemo e Marlin dovranno partire alla sua ricerca.

Ok! All'inizio Dory, Nemo e Marlin partono assieme. Dopo aver scoperto che Dory proviene dalla California, con l'aiuto delle Tartarughe, riescono ad avvicinarsi al luogo dove Dory era nata e cresciuta. Qui però le cose si complicano. Dopo una prima difficoltà in cui Nemo si fa male, Marlin tratta male Dory, la quale si allontana da sola e... Dopo un attimo, non ricorda più nulla.
Così, mentre Dory continua la sua ricerca in solitaria all'interno di un Parco Oceanografico, Nemo e Marlin devono ritrovare l'amica.

La storia è carina. Appaiono nuovi personaggi, mentre Nemo e Marlin vengono un po' messi da parte e si vedranno solo sporadicamente. Ci si diverte, ci si commuove, e si è felici quando Dory riconquista sprazzi di memoria perduta. La voce di Licia Colò è un po' fuori luogo, soprattutto perché in continuazione la nota amante della natura viene citata dai pesci, e da tutti gli altri abitanti del parco acquatico. Cosa poi ci faccia la voce della Colò in un parco acquatico californiano lo sanno solo coloro che hanno pensato questa trovata... Magari è pure vero che c'è... Ma a me è parsa invadente e poco costruttiva per la vicenda, se non per strizzare l'occhio ai più piccoli che sono affezionati alla nota amante della natura. Non ho nulla contro Licia Colò, anzi... La stimo molto per il suo lavoro, e ho ricordi nostalgici della mia infanzia quando lei faceva parte di Bim Bum Bam, ma nel contesto del film, con o senza il continuo citare il suo nome non sarebbe cambiato nulla.
Del resto il film, per quanto divertente, non ha lo stesso pathos della prima pellicola, un po' come è accaduto con Cars 2. Mi odora di operazione puramente commerciale.
Tornando al bandolo della matassa, il film è meno 'spesso' del suo predecessore, e se Alla Ricerca di Nemo fu una pellicola per tutti, qui il target è sicuramente sbilanciato verso i più giovani. Niente di male in tutto ciò, ma per chi - come me - ha già passato le quaranta primavere, è un peccato scoprire che Pixar stia virando verso un mercato meno maturo.

Detto ciò, è comunque un bel film di animazione, e la qualità dei disegni è sempre più soddisfacente. La tecnologia ha davvero compiuto passi da gigante. 

Da vedere.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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