mercoledì 26 aprile 2017

Passengers - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
A me è piaciuto Passengers. E' vero che si tratta di una storia romantica, e che di fantascientifica c'è solo l'ambientazione, ma il film è davvero ben fatto, e soprattutto, la Avalon è una nave spaziale credibile e davvero ben disegnata. 

In fondo le vicende di questa pellicola sono interessanti: un viaggio di pellegrini dalla Terra a Homestead II, una colonia distante 120 anni di viaggio interstellare. Un guasto risveglia un solo colono. Si tratta di Jim, una sorta di McGyver del futuro, un tutto fare, che quando si sveglia scopre di vivere all'interno di un incubo: essere intrappolato e costretto a vivere a bordo di una astronave, da solo, senza sperare di riuscire a vedere il pianeta su cui sognava di andare a vivere. E Jim ci prova, per un anno e passa, a sopravvivere... Per qualche tempo se la passa pure bene, ma poi arriva la depressione, l'impotenza, il senso di solitudine. Se non riesce a suicidarsi è solo per amor proprio, ma è disperato. E quando vede lei, che dorme piacevolmente nella sua capsula, la tentazione è forte. Tentenna parecchio prima di fare la caz..ata! La sveglia, le mente, e le fa credere che anche lei si sia svegliata come è accaduto per lui, un guasto sfortunato.
I due scoprono di essere persone affini, recitano una parte, si corteggiano, e finiscono per innamorarsi l'uno dell'altra. Ma arriva il giorno in cui lei scopre cos'ha fatto Jim... E tutto cambia. Ma tutto ciò non basta... Il guasto che ha svegliato Jim non è una rottura banale, bensì il primissimo sintomo di un problema ben più grave... La Avalon sta faticando a risolvere il problema da sola, e l'intera nave rischia di esplodere con il suo carico di 5000 coloni dormienti a bordo.

Complimenti alla Lawrence per il fisico statuario. E' davvero meravigliosa in questa pellicola. Bravi entrambi a recitare la parte di Crusoe e Venerdì (n.d.r. Qui) su un'isola artificiale nello spazio. Il film scade un'attimo solo nel finale, quando Jim viene 'resuscitato' dal robot medico, e quando, al risveglio dell'intero equipaggio, trovano il salone panoramico mutato in foresta, senza che ci siano figli di Jim e Aurora (n.d.r. In 90 anni avrebbero potuto farne e il finale sarebbe stato perfetto). Ma va bene così.

Mi è piaciuto, per cui lo consiglio.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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