sabato 11 marzo 2017

Ultimatum alla Terra - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Celebre remake della pellicola omonima girata nel 1951 da Robert Wise, Ultimatum alla Terra è per certi versi un film sempre attuale, dove - nonostante alcuni cliché ormai desueti - vengono toccati punti dolentissimi dell'indole umana e della nostra società basata sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse e la voluta ignoranza riguardo alle eventuali conseguenze.

Keanu Reeves è perfetto a vestire i panni del glaciale Klaatu, sceso sulla Terra per salvare il pianeta da... noi. L'alieno, non appena toccato piede sul suolo americano, viene accolto con la solita enfasi USA, ovvero un proiettile in corpo e un bel terzo grado con tanto di macchina della verità. Fortunatamente, tra gli scienziati incaricati di studiare il nuovo venuto, c'è Helen Benson, microbiologa specializzata nello studio/ricerca di forme di vita aliene. La donna farà di tutto per liberare Klaatu dalle mani dell'esercito, e di metterlo in contatto con persone che potrebbero meglio rappresentare la nostra specie. Ma non c'è nulla da fare... Klaatu ha ormai deciso che noi siamo una minaccia per la sopravvivenza della Terra, e avvia la procedura di decontaminazione (n.d.r. Dopo aver, ovviamente, portato in salvo tutte le altre specie animali). Sarà il piccolo Jacob, figlio adottivo di Helen, a far rinsavire l'alieno, e a fargli compiere una corsa contro il tempo per interrompere il processo di decontaminazione. Ma riuscirà nell'intento?

Come ho già anticipato, il film contiene alcuni cliché triti e ri-triti che ne minano un pochino le fondamenta. Si parte da una reazione esageratamente aggressiva dei terrestri, dalla cecità dell'esercito nel capire che ogni tentativo è vano (n.d.r. E mi sorprende che non abbiano usato la 'solita' bomba nucleare), fino all'alieno che ascoltando Bach si commuove. Eppure nell'insieme la vicenda regge a sufficienza per incuriosire lo spettatore e raggiungere i titoli di coda senza sbadigli.
Oddio... Non che la pellicola abbia un ritmo concitato, ma i colpi di scena non mancano, e arrivano all'improvviso, quando meno ce lo si aspetta.

Bravo Reeves nei panni di Klaatu, per quanto ricordi un po' il Neo di Matrix. Jennifer Connelly veste bene i panni di Helen. Poco efficace Kathy Bates nei panni del segretario di stato Regina Jackson. Il più bravo è Jaden Smith - figlio di Will Smith - nei panni di Jacob. Ottimi gli effetti speciali; e buona la regia, che giustamente calca non troppo alla lontana quella del film originale.

Bello e da vedere! 


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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