lunedì 20 marzo 2017

The Terminal - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
The Terminal è sempre piacevole da vedere; non ci si stanca mai di osservare lo strano mondo circoscritto all'interno del JFK di New York e di vivere le disavventure di Viktor Navorsky.

Una falla nel sistema di quelle grandi, accade al povero Viktor. Non appena arrivato a New York scopre che nel suo paese, la Krakozhia, è appena avvenuto un colpo di stato. Il suo passaporto non è più valido, i suoi documenti non sono più validi, e persino il suo biglietto d'aereo per tornare in patria non può più essere usato. E' bloccato in un limbo infernale, in cui gli si impedisce di entrare negli stati uniti, e persino di tornare a casa. Deve vivere all'interno del terminal internazionale del JFK... Gli assicurano per un giorno al massimo... Ma quel giorno diventa settimana, poi mese, fin quasi a sfiorare l'anno di permanenza. Nel frattempo Viktor impara un po' di inglese, cerca lavoro all'interno del terminal per comprarsi da mangiare, fa amicizia, e aiuta persino qualche viaggiatore nei suoi problemi,e si innamora di una hostess. 

Il film è geniale, e forse pecca solamente per l'assurdo odio che il direttore del terminal prova per questo disgraziato. E' comprensibile che Viktor sia una figura scomoda all'interno del Terminal, ma di sicuro non è colpevole della sua situazione, e non merita l'astio che il direttore rivolge verso di lui. Anche perché Viktor è una persona perbene, difficilmente perde le staffe, e difatti non da fastidio a nessuno, anzi... A ogni modo il direttore è una figura fondamentale per l'intera vicenda perché è proprio a causa sua che il povero Viktor si trova a vivere una esperienza surreale. Ricorda, per quanto in questo caso non ci sia l'inconsapevolezza, The Truman Show. Stessa leggerezza, stesso brio...

La cosa curiosa è che il film sia ispirato a una storia vera, quella del rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri che, nel 1988, giunto al Charles de Gaulle di Parigi, si sia visto rifiutare il visto d'ingresso dal Regno Unito a causa del furto del suo passaporto. Rimase nel Terminal 1 dell'aeroporto parigino fino all'agosto del 2006... Magari l'ho pure intravisto quando in quegl'anni visitai Parigi, chissà!

Col senno di poi, in questo film c'è una piccola chicca interessante: La poliziotta che rifiuta sempre l'ingresso al povero Viktor, ovvero l'agente Torres, è interpretato da Zoe Saldana. Ne The Terminal la ragazza ha un innamorato misterioso, e sarà Viktor a farli avvicinare. Ebbene, in quel film lei è una Trekie sfegatata e va a tutti i raduni di Star Trek. Ebbene... Chi interpreta Uhura nello Star Trek di J.J. Abrams? Proprio lei!

Tirando le somme: Bravissimo Stanley Tucci nell'interpretare un ruolo tanto scomodo. Bellissima ed efficace Catherine Zeta Jones nei panni della hostess di cui si innamorerà Viktor. Bravissimi tutti, soprattutto Tom Hanks... Perfetto, assolutamente perfetto!

Lo consiglio assolutamente.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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