lunedì 13 marzo 2017

Jack Reacher, Punto di non ritorno - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Secondo capitolo della Saga dedicata a Jack Reacher, ex ufficiale dell'esercito, giustiziere, per certi versi asociale, eccetera eccetera eccetera.

In Punto di non Ritorno Jack si trova ad aiutare il maggiore Susan Turner - che dirige l'unità investigativa un tempo gestita da Reacher stesso - da un complotto che la vuole fuori dai giochi. Storia complessa in cui le pedine son mosse da una società paramilitare privata che collabora con l'esercito, e che sfrutta questa collaborazione per ampliare il proprio giro d'affari organizzando un traffico non legale di stupefacenti. La Turner, Reacher, e una ragazzina che si spaccia per figlia non riconosciuta di Reacher stesso, finiscono in un vortice di violenza, azione, e fughe rocambolesche, che non si placano neppure quando la società privata viene scoperta, in quanto i militari a contratto sulle tracce di Reacher la prendono come una sfida personale tra ex militari professionisti.

Boh! Il primo film era piacevole e ben congegnato, ma questo fatica parecchio a coinvolgere. Se Tom Cruise fa di tutto per tenere alto il livello della pellicola (n.d.r. Fisico invidiabile, ma volto che ormai mostra tutti i suoi 54 anni, e non in maniera lusinghiera), non si può dire altrettanto di chi gli sta attorno. Cobie Smulders non convince nei panni di Susan Turner, così come Patrick Heusinger non brilla affatto nei panni del contractor che vuole a tutti i costi far fuori Reacher. Se la cava meglio Danika Yarosh nei panni di Samantha... Ma la pellicola ha davvero parecchi limiti. Regia più che sufficiente, ma mai eccelsa,

Si guarda, eh? Ma c'è di meglio in giro.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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