domenica 19 marzo 2017

Invasion - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Devo dire che Invasion non mi è mai dispiaciuto. In qualità di remake de L'invasione degli Ultracorpi, questa pellicola ha l'onere di mantenere alto il tasso di adrenalina, riuscendoci abbastanza bene, e si permette persino di osare a cambiare il finale (n.d.r. Già! Perché non si può fare un remake uguale all'originale), fallendo miseramente.

La trama è la stessa di quella del film a cui si ispira (n.d.r. più o meno): Un incidente nello spazio, uno shuttle che precipita, e la contaminazione del pianeta con una forma vivente molto particolare. una spora intelligente. I primi ad essere infettati sono quelli che abitano nelle zone limitrofe al luogo dove lo shuttle precipita, poi il contagio si allarga a macchia d'olio. Ma se negli Stati Uniti si tace la presenza di questo essere alieno, forse perché sin da subito le alte sfere vengono contagiate, in Europa sono più furbi e cominciano subito la ricerca di una sorta di vaccino. Ma come agisce la spora? Durante il sonno essa riesce a penetrare nella corteccia celebrale e ad annullare completamente la coscienza dell'individuo sostituendola alla propria. Al risveglio l'individuo è privo di emozioni e non più umano. La vicenda è concentrata su una donna, una psicologa, Carol Bennell, che casualmente si accorge del cambiamento di personalità di alcuni suoi pazienti. Dopo aver coinvolto il suo amico, collega, e amante, Ben Driscoll, i due cercano di fuggire a quanto sta accadendo, e di aiutare i pochi scienziati che stanno effettivamente lavorando a una cura (mentre le autorità diffondono la spora sotto forma di una falsa vaccinazione per debellare una influenza killer). In tutto ciò si aggiunge il figlio della Bennell, che da piccolo aveva avuto una grave infezione alla corteccia celebrale, e per ciò è diventato immune alla spora. 

Il film è ben costruito e regge bene la sfida con il suo predecessore. C'è tensione, c'è paura, e la regia accompagna bene tutto quanto senza mai arrancare. Bravissima è una Nicole Kidman ancora lontana dai ritocchi di chirurgia estetica (e di conseguenza bellissima), interessante l'interpretazione di un Daniel Craig che pian piano si sta facendo largo nella Hollywood che conta.

La vera pecca è il finale. Meglio l'originale, ovviamente, ma qui - pur tollerando la necessità hollywoodiana di un lieto fine - è affrettato, quasi incollato in modo posticcio su una pellicola che stava davvero scorrendo bene. Un vero peccato.

A ogni modo il film si guarda volentieri, non mi sento proprio di bocciarlo perché intrattiene e regala tanta suspance, per lo meno nei primi tre quarti di pellicola.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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