mercoledì 22 marzo 2017

Inside Man - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Una volta mi affascinavano questi film, mentre oggi mi annoiano perché la trama finisce sempre per essere scontata. Voi che dite? La rapina perfetta, il ladro intelligentissimo messo a confronto con un negoziatore caduto in disgrazia, un segreto che deve rimanere tale, eccetera eccetera. Il finale che svicola da quello che potrebbe essere il finale scontato, ma tutto è bene ciò che finisce bene, no? Con... Ma non ve lo svelo, perché se non l'avete mai visto non voglio essere io a rovinare la sorpresa, perché c'è la sorpresa, ovviamente.

Inside Man è tutto ciò. Quattro persone mascherate da imbianchini entrano nell'edificio della Manhattan Trust, caposaldo finanziario di Wall Street, e senza che le guardie di turno se ne accorgano, riescono a chiudere le porte, mettere fuori gioco le telecamere, e prendere in ostaggio una cinquantina di persone, tra impiegati e clienti della banca. Ovviamente le forze di polizia intervengono, e a capo della situazione viene messo il detective Keith Frazier, chiamato a negoziare col capo dei rapinatori, Dalton Russell. Da qui il film si trasforma in un gioco a due, basato su nervi saldi, intelligenza, e strategia. Solo che Frazier gioca bendato davanti a una scacchiera di cui non conosce neppure la posizione dei pezzi. E nel caveau della della banca c'è una cassetta postale che non deve essere toccata, proprietà di Arthur Case, al comando del CDA della banca - ovviamente - di cui altrettanto ovviamente Russell sa tutto! Case mette in gioco un terzo elemento Madeline White, che intende mediare in questa faccenda complicata per proteggere gli interessi di Case senza troppo preoccuparsi di tutto il resto. Così Frazier dovrà giostrarsi tra un cattivo, e un elemento di disturbo non indifferente. Dovrà preoccuparsi di salvare gli ostaggi, evitare la rapina, e capire cosa sta accadendo tra la White e Russell.

Film mediamente interessante, dove Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Christopher Plummer e William Defoe mostrano tutto il loro mestiere senza eccellere. Nessuno brilla come interpretazione, e la regia di Spike Lee non è proprio originalissima (n.d.r. Del resto è il suo primo film di genere), pur mescolando fasi dell'interrogatorio post rapina alle scene in tempo reale della rapina, anche se è curata ottimamente. Niente che non sia già stato visto. Un Thriller costruito su meccanismi classici dove tutto è bene ciò che finisce bene.

Ecco... Diciamo che intrattiene ma non stupisce.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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