lunedì 20 febbraio 2017

Ya, la battaglia di Campocarne - #Libri #Recensione

Glauco Silvestri
Era da parecchio - ma parecchio - tempo che non leggevo un libro di pura avventura. Forse dai tempi delle scuole... medie! Già! Perché crescendo si viene attratti da trame più complesse, da storie che facciano lavorare il cervello, o magari da romanzi storici, o dalla fantascienza più contorta che... Va be', quando poi ho incrociato la Trilogia di Valis, son tornato un po' indietro perché quella trilogia era un po' troppo anche per me.
Forse è colpa di Roberto Recchioni se son tornato a questo tipo di letture. E' forse una sorta di innamoramento letterario. Asso mi stupì, Mater Morbi mi affascinò, e riguardo agli altri suoi lavori, ne ho recensiti parecchi su questo blog, ultimamente, per cui non è necessario che mi dilunghi al riguardo.

Ya, la battaglia di CampoCarne era nella mia wishlist su Amazon, e a Natale qualcuno ha fatto man bassa da quella lista per preparare i regali che avrei trovato sotto l'albero, per cui me lo sono letto tutto d'un fiato.

Una storia semplice, ve l'ho detto. Un ragazzino magro che vive in un villaggio sperduto e sogna di diventare un soldato di ventura. Un grande soldato di ventura che gira tra i paesi a raccontare le sue storie, a chiedere un obolo per queste, sia in danaro, sia in carne fresca da addestrare alla guerra. Il ragazzino - Stecco - sentendo le storie decide di seguire il soldato di ventura, noto come Granduomo. Ma il padre gli vieta questa follia, per lo meno finché c'è bisogno delle sue braccia per coltivare i campi. E poi dove potrebbe trovare la moneta d'oro per pagare il suo addestramento? Ma alla fine Stecco riesce a convincere il padre, il quale gli offre anche una moneta d'oro, prendendola dai pochi risparmi di una vita. Stecco parte, incontra Marta la Brutta, che diventerà la sua compagna, e si dirige verso DorsoDuro, il castello dove Granduomo addestra i suoi soldati. Non è un cammino facile, e l'avventura diventerà parte della vita di Stecco e Marta prima ancora di arrivare al castello, ma ciò li forgerà in carattere e vigore, e li preparerà alla battaglia. Già! Perché i due giovani, quand'anche saranno entrati nelle fila di Granduomo, non avranno molto tempo per addestrarsi che - subito - dovranno scendere in battaglia nella vallata di Campocarne, dove vedranno la morte da molto molto vicino.

Lettura agile, veloce, coinvolgente. I personaggi hanno carisma, e non sono i soliti eroi senza macchia. Tutt'altro, di macchie gli eroi ne hanno tante, e forse le storie che raccontano non sono proprio così vere come tutti credono. Ma cosa cambia? L'avventura è l'avventura, e i giovani amano l'avventura. Stecco, Marta, e il giovane iettatore sono un trio male assortito che però funziona davvero bene in questo romanzo. E la figura iconica di Granduomo è come Batman, un'ombra intoccabile e integerrima se vista da lontano, ma un semplice uomo con pregi, difetti, e vulnerabilità, se visto da vicino.

Davvero un bel libro. Lo consiglio.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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