mercoledì 22 febbraio 2017

Sliding Doors - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Non so voi, ma spesso capita - a me - di sentire citato questo film quando si parla di eventi che avrebbero potuto accadere se solo si avesse preso una decisione invece che un'altra. Sliding Doors è una commedia sentimentale del 1998, e come tale affronta il rapporto di coppia, i tradimenti, eccetera eccetera; in questo caso però, lo sceneggiatore propone due vite parallele, due probabilità, che si verificano per una casualità: nella prima opzione lei prende la metro, nella seconda lei perde la metro. Da qui il titolo della pellicola, ovvero 'porte scorrevoli'.

Helen è una PR di una grossa società londinese. Una mattina arriva in ritardo in ufficio e, con una motivazione piuttosto superficiale, viene licenziata. Affranta, decide di tornarsene a casa per farsi consolare da Gerry, il suo uomo, che lavora a un romanzo da ormai tre anni (n.d.r. Mantenuto da lei). Scende alla metro, e corre verso il treno che sta arrivando. La sua vita si divide in due proprio in quel momento, quando in un mondo probabilistico lei riesce a salire sul treno, arrivare a casa velocemente, e trovare Gerry a letto con una sua ex (Lydia); e un secondo mondo probabilistico dove lei perde il treno, decide di prendere un taxi, viene aggredita, passa diverse ore all'ospedale, e non scopre il tradimento.
Le due Helen, da quel momento, vivranno vite parallele molto differenti. Se la prima si ricostruirà la vita, cambiando look, trovando un nuovo uomo (James), aprendo una agenzia tutta sua, e vivendo un periodo di grande successo; l'altra si ritrova a preparare panini di giorno, e a fare la cameriera di notte, e ingrara di convivere con un uomo che la tradisce.
Le due vite non possono però proseguire parallelamente e per sempre. Un incidente andrà a fondere nuovamente i percorsi, portando Helen su un nuovo sentiero ancora diverso, in cui le esperienze delle 'due' vite la porteranno a scelte ancora differenti.

Storia carina. La Paltrow, in questo film era magrissima, e per quanto con un viso d'angelo, davvero poco sexy. Bravi John Hannah e John Lynch nei panni di James e Gerry rispettivamente. Jeanne Tripplehorn, di cui ho già parlato di recente durante la recensione de Il Socio, è convincente nel suo ruolo di amante gelosa e crudele. Buona la regia di Peter Howitt, tradizionale e ben congegnata. 

Nonostante gli anni è ancora una commedia piuttosto piacevole. Merita!




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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