domenica 5 febbraio 2017

Salvate il Soldato Ryan - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Ecco un bel classico moderno dei film di guerra. Classico perché non sembra ma questo film ha già parecchi anni sulle spalle, perché è stato realizzato in un periodo in cui non se ne poteva più di film di film sul vietnam, perché - grazie a Spielberg - possiede una scena iniziale dal realismo a dir poco inquietante. Parlo ovviamente del lungo inizio durante il quale avviene lo sbarco in Normandia... Da guardare col volume al massimo, su un bello schermo gigante, e poi vedrete se non vi sentirete nel bel mezzo di quell'inferno.

La trama de Salvate il Soldato Ryan è semplice: Un gruppo di soldati viene incaricato di trovare il soldato Ryan e di portarlo a casa sano e salvo, perché unico di cinque fratelli a essere sopravvissuto fino a quel momento, nel conflitto (n.d.r. Come stabilito dalla Sole Survivor Policy). Trama un po' scarna per un film che dura centosessantanove minuti. Difatti, dopo lo sbarco, pochi sono i momenti di battaglia veri e propri. E' evidente che ci sono degli scontri, ed è evidente che ci sono momenti di trasferimento in cui i soldati chiacchierano tra loro, e discutono sul fatto che debbano sacrificare la loro vita non per la vittoria, bensì per permettere a un soldato come loro di tornare a casa sano e salvo. Però si riprende sul finale, quando finalmente il Soldato Ryan viene trovato, e visto che non vuole tornare indietro, il gruppo deciderà di restare a combattere al suo fianco contro un'intera divisione Panzer tedesca per cercare di salvargli la pelle.

Il film è tosto, ottimamente recitato, con effetti speciali da brivido, e giustamente ha vinto un bel po' di premi sia per la regia, la sceneggiatura, le interpretazioni, la fotografia, gli effetti speciali eccetera eccetera eccetera. Non starò quindi a dilungarmi troppo al riguardo. Però c'è da dire che, per quanto la storia del soldato Ryan sia inventata, c'è del vero in questo film: durante la seconda guerra mondiale ci fu un 'soldato Ryan'. Si trattava del sergente Frederick "Fritz" Niland appartenente alla 101ª Divisione aviotrasportata (n.d.r. Come Ryan) che perse tre fratelli. A differenza di quanto accade nel film, Fritz non viene raggiunto da un gruppo di soldati incaricati di riportarlo in patria, bensì viene a sapere della perdita dei fratelli da un cappellano militare, e gli ufficiali della sua divisione fanno poi il resto, come da regolamento.

Maggiori info e curiosità sul film si possono trovare su Wikipedia, per cui mi fermo qui. 


E' un bel film di guerra, non il mio preferito in assoluto, ma un gran bel film. E' da vedere.






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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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