giovedì 5 gennaio 2017

Avengers, Age of Ultron - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
E' passato parecchio da quando ho recensito la prima pellicola dedicata agli Avengers, e per quanto Age of Ultron faccia parte della mia collezione, dopo averlo visto al cinema, non... Mi ha mai ispirato una seconda visione casalinga, per lo meno fino a qualche sera fa. E devo dire che i difetti che avevo trovato nel film alla prima visione, l'altra sera, si sono attenuati un pochino.

Innanzi tutto complimenti al 'cattivo', ovvero l'unico attore non umano (n.d.r. A parte Jarvis, che però viene sconfitto e per un bel pezzo di film è dato per 'morto'). E' il personaggio più convincente, più brillante, e quello con cui - in un modo o nell'altro - si simpatizza con più immediatezza. Gli altri, son tutti sotto tono, più impegnati a seguire il plot che a lavorare sulla rappresentazione del proprio carattere... E' un problema già noto dei filoni cinematografici in cui si creano sequel a go-go: i primi film brillano di originalità perché bisogna costruire il personaggio, e di solito tutto gira attorno al personaggio, e tutto è intrigante; poi col passare del tempo si pensa a raccontare storie più complesse, e i personaggi vanno in secondo piano, e diventano marionette nelle mani di una trama; poi la trama si deve connettere con più sottotrame e il brodo si allunga al punto da diventare acqua sporca. Qui non siamo ancora arrivati all'acqua sporca, ma ormai si è perso il brio del primo Iron Man (n.d.r. Che senza i battibecchi con Pepper è mutilato, e un personaggio così non può tirare a lungo la corda con i suoi stupidi giochetti che vanno a prendere in giro Capitan America e/o Hulk ogni tre per due. All'inizio si ride, poi si sbadiglia), giusto per citarne uno... E anche le super portaerei (n.d.r. Che nei film precedenti venivano sempre abbattute senza mai dimostrare la loro utilità). E il gigantismo, l'effetto speciale, il numero spropositato di armature di Iron Man, e anche lo scontro tra Iron Man e Hulk, son stupiscono più, perché ci si è abituati, e alla fine rimane davvero poco da dire. 

La trama è semplice. Il solito complotto Hydra per dominare la Terra usando lo scettro di Loki. Gli Avengers vogliono recuperarlo, e ci riescono, ma per ottenere il risultato devono faticare parecchio perché tra le fila dell'Hydra ci sono due umani potenziati, fratello e sorella, Wanda e Pietro Maximoff. Ma oltre allo scettro, gli Avengers trovano anche un laboratorio intento a studiare le tecnologie aliene... Tecnologie che vengono utili a Stark e a Banner per portare a termine lo sviluppo della prima intelligenza artificiale - Ultron - la quale dovrebbe avere il compito di proteggere l'umanità da eventuali attacchi provenienti dallo spazio profondo. Solo che UItron si rende conto che gli Avengers, solitamente, fanno più danni di quanti potrebbe farli l'Hydra con le sue armi 'convenzionali', e decide che per proteggere l'umanità gli Avengers debbano essere eliminati.
Da qui solo botti, effetti speciali, robot che combattono contro umani, robot che combattono contro robot, eccetera eccetera. Pausa con gli occhi a cuoricino dove Falco mostra la famiglia agli amici, e dove Vedova Nera e Banner flirtano apertamente, poi si riprende con botti, effetti speciali, robot che combattono contro umani, robot che combattono contro robot, eccetera eccetera.
Finale dove ognuno va per la sua strada, perché spossati dai contrasti interni, e spossati dal conflitto, il gruppo comincia a vacillare (n.d.r. Cederà del tutto con Civil War). Nel frattempo Fury, con Capitan America, tengono in piedi gli Avengers, addestrando nuove leve, e tenendo aperto il finale per il prossimo film, che stando a Wikipedia dovrebbe arrivare a metà 2018.

Insomma: un pop-corn movie con pregi e difetti, ma che si guarda volentieri se non cercate 'roba che alimenti il cervello'.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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