Ormai siamo in dirittura d'arrivo con le recensioni dedicate al
ciclo di Star Trek prima del reboot. L'ottavo capitolo di questa saga vede in ballo la
Next Generation, e addio all'equipaggio classico della USS Enterprise 1701-A.
In
Primo Contatto veniamo proiettati - temporaneamente - nel ventiquattresimo secolo, e nello spazio c'è la NCC Enterprise 1701-D. Un cubo Borg ha superato le difese della Federazione e si dirige direttamente verso la Terra. E' evidente che, essendo i terrestri i primi fautori della 'Federazione', unica resistenza efficace all'assimilazione Borg dell'Universo, a questi ultimi basterebbe mettere k.o. il pianeta per poi avere gioco facile su tutti gli altri cento e passa pianeti che fanno parte della Federazione. La difesa del pianeta è ovviamente affidato alla flotta, che pur facendo danni al cubo Borg, non riesce comunque ad avere la meglio. L'Enterprise è tenuta a distanza dal conflitto per evitare che il suo capitano - un tempo assimilato dai Borg - rischi una ricaduta. Ciò toglie però alla difesa terrestre uno dei mezzi più avanzati della flotta, ed è per questo che, alla fine, Picard decide di non obbedire e di combattere.
Il cubo viene sconfitto, ma una piccola capsula sfugge alle difese della flotta e si proietta indietro nel tempo, esattamente il 4 aprile del 2063, un giorno prima rispetto a quando il primo volo a curvatura di Cochrane attirerà l'attenzione dei vulcaniani, che poi decideranno di scendere sul pianeta per stabilire un primo contatto con i terrestri.
La capsula viene distrutta, ma non prima che riesca a far danni alla Phoenix, ovvero la nave di Cochrane. Ciò costringe l'equipaggio della Enterprise a scendere sul pianeta per portare soccorso, e aiutare la riparazione della Phoenix, così che il volo possa svolgersi come da 'programma'. L'impegno a rispettare i tempi con quanto la storia aveva scritto prima dell'interferenza Borg fa sì che nessuno si accorga del fatto che l'Enterprise è stata contaminata. Comincia così una duplice lotta contro il tempo. Da un lato c'è l'inderogabile appuntamento con la storia, dall'altro il tentativo di salvare la nave dalla contaminazione Borg, e di conseguenza, impedire a questi ultimi di portare a termine il loro scopo e assimilare la Terra.
Come avviene in altri episodi della saga, anche in questo film non mancano momenti di comicità, frammisti a momenti drammatici. La frustrazione di Cochrane di fronte all'equipaggio della Enterprise, che coglie ogni istante utile per lodarlo e toccarlo, nonché trattarlo come fosse un divo, è particolarmente esilarante. Più drammatica è invece l'assimilazione della Enterprise, e soprattutto, il rapporto tra Data e la regina Borg, tanto che alla fine si va a non dare poi così scontato che Data riesca a rimanere dalla parte dei buoni...
E' un film che funziona abbastanza bene, anche se per uno strano motivo, guardandolo a casa, finisco sempre per addormentarmi quando Data viene tentato dalla regina Borg, quando gli impiantano pelle umana per fagli provare emozioni del tutto nuove, quando il destino dei terrestri volge veramente al peggio. Chissà!
Ma i due difetti principi della pellicola sono altri.
Il primo è un errore voluto per consentire al proseguo del film stesso. Mi pare infatti assurdo che la federazione non si sia fatta raccontare da Picard ogni dettaglio della sua esperienza Borg quando fu assimilato - e salvato - la prima volta. Trovo quindi assurdo che nessuno conoscesse il punto debole del cubo Borg, ovviamente tranne Picard, che deve intervenire per salvare la Terra. Informazioni di questo tipo, la Federazione, avrebbe dovuto già conoscerle... Non trovate anche voi?
Il secondo errore è invece un problema di alternanza tra le due trame, quella ambientata sulla Terra del 2063, e quella ambientata sulla Enterprise in preda ai Borg. Mentre sulla nave si sta combattendo una battaglia persa in partenza - e anche qui nessuno conosce le procedure di assimilazione Borg? Possibile che dal salvataggio di Picard questo tipo di informazioni non siano state registrate dalla Federazione così che tutti i suoi ufficiali ne fossero a conoscenza? - sulla Terra sembrano svagarsi in vacanza. Si, lavorano alacremente per ricostruire la Phoenix, e sì, sono a conoscenza che le comunicazioni con la nave sono perdute, però si comportano con Cochrane come se fossero una scolaresca in gita al museo... Boh!
Per il resto, nonostante i miei dubbi, il film funziona, per cui è promosso.
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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