giovedì 29 dicembre 2016

Carlo Corsi, Luce e Colore - #Mostra #Recensione

Glauco Silvestri
Figura con l'ombrellino (1915)
E' davvero gioiosa la mia scoperta del 'non abbandono' delle mostre gratuite degli artisti bolognesi a Palazzo d'Accursio (n.d.r. In effetti, scopro solo ora che me ne sono persa una a dicembre dell'anno scorso). 
Ero in centro per ben altri motivi quando ho notato la cartellonistica che promuoveva l'evento... 

L'autore in mostra è Carlo Corsi (1879 - 1966), un 'nizzardo bolognese' che ebbe un buon successo, ma che non ne fu mai inebriato, perché amante della sperimentazione, e neppure in tarda età, compiacente verso ciò che 'piaceva alla gente'.
Carlo Corsi era quindi un pittore che amava innovare, e sperimentare, e che soprattutto lasciava la vecchia via per la nuova senza troppi rimorsi.

Due Figure (1934)
Nato a Nizza, poi spostatosi a Bologna, quindi a Torino per studiare Belle Arti, e di seguito ritornato nella città turrita, l'artista ha visto il successo sin da giovane. Espose alla biennale di Venezia due volte (1914, 1924), a San Francisco (1915), e soprattutto fu un fautore della "Moderata Avanguardia Bolognese" guidata da Protti, e che comprese Romagnoli, Fioresi e Pizzirani (n.d.r. Di cui ho già parlato in passato). 
Dopo i primi successi, però, Corsi decise di staccarsi dalle mille luci della ribalta per proseguire i suoi studi artistici. Di lui si perdono quasi le tracce.
Fiori del Cielo (1950)
Egli sperimenta la pittura su supporti 'particolari', come anche la semplice carta di giornale, si avvicina ai Collage, sperimenta nuovi stili senza mai esporre in gallerie, se non in casi rarissimi. Torna alla ribalta solo all'età di sessant'anni, quando a un suo dipinto viene assegnato il Premio Bergamo. E' il 1941, e l'artista viene riscoperto dal mondo dell'arte, e riportato in auge per la sua grande inventiva.
Muore a Bologna, nel 1966, senza mai aver smesso di dedicare la sua vita all'arte, e grazie all'Associazione per le Arti Bolognese in questi giorni è possibile visitare una esposizione monografica dedicata proprio a lui.

Una mostra interessante che ripercorre tutta la vita artistica del pittore attraverso le opere, ove spesso è ritratta la moglie, e in un paio di occasioni l'autore stesso.
Spaziale (1955)
Alle Acque Albule (1958)
Lo stile dell'artista tende a mutare molto velocemente negl'anni. Se i ritratti ancora rispettano le forme, e tendono a mantenere un legame con il mondo che vuole ritrarre, piano piano il dettaglio scompare, sfuma, e si astrae dai soggetti ripresi. Lo si nota già nei pochi esempi che qui riporto per farvi comprendere il suo desiderio di sperimentare.

Non tutto è sulle mie corde, lo ammetto, e forse sono più vicino ai suoi lavori iniziali piuttosto che agli esperimenti di 'fine-vita', molto astratti e modernisti, e meno capaci nel trasmettere ciò che voleva rappresentare. Ciò non toglie che le opere mostrino la forte vitalità dell'autore e il suo grande amore per l'arte, che scoprì 'quasi per caso', visto che studiò ingegneria, e si avvicinò all'arte solo frequentando la Pinacoteca per un lavoro da copista. E per fortuna che Scorzoni, il suo primo maestro d'arte, lo convinse ad abbandonare l'università e a intraprendere la via dell'arte.

Tornando alla mostra: Palazzo d'Accursio raccoglie 60 opere dell'autore, ammirabili gratuitamente dall'11 Dicembre già passato, fino al 9 Febbraio prossimo venturo.

Maggiori informazioni relative all'evento sono qui.
Maggiori informazioni relativi all'autore qui e qui.

Qui di seguito, invece, un breve video realizzato nel 2010 dalla Galleria56 di Bologna in occasione di una Antologica in suo onore. Buona visione.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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