domenica 27 novembre 2016

Absolution Gap - #Libro #Recensione

Glauco Silvestri
Quanto tempo era che cercavo un romanzo di fantascienza 'alla vecchia maniera', con astronavi e ambientazione nel cosmo? Una vita ormai. E' giusto che la fantascienza abbia avuto una evoluzione e che abbia cominciato ad affrontare temi che non fossero sempre quelli triti e ritriti dei grandi classici, ma io sono nato negli anni settanta, e mi son visto l'allunaggio di Armstrong su un filmino 8mm che mio padre ha registrato dalla tv in bianco e nero, e per di più sono cresciuto a pane, burro e astronavi.
Per cui, Absolution Gap mi è stra-piaciuto, mi ha fatto tornare ai bei vecchi tempi e, per di più, è un romanzo davvero godibilissimo anche per chi non ha vissuto sulla propria pelle la narrativa classica della fantascienza.

L'unico difetto? E' il capitolo finale di una trilogia (qui i due Urania relativi al secondo e terzo capitolo, il primo è ormai introvabile in questo formato, e bisogna leggerlo in inglese). E ovviamente io ho letto solo questo. Ma è un libro a sé stante, con inizio e fine, e connesso agli altri due in modo sublime, tanto che ora mi trovo costretto a recuperare anche gli altri due, e li voglio assolutamente!

Premessa al romanzo: La razza umana ha colonizzato una bella fetta della galassia. Si è evoluta, e con lei anche altre specie terrestri si sono evolute, come i maiali, ora intelligenti, bipedi, e 'conviventi' nelle umane avventure al pari degli umani stessi. Il volo spaziale è cosa di tutti i giorni in questi romanzi, ma non è possibile superare la velocità della luce. Per cui ci vogliono decenni per andare da un pianeta all'altro, si è costretti all'ibernazione, e le navi più veloci sono chiamate 'sfioraluce. 

La trama: Nello spazio la razza umana non ha avuto incontri ravvicinati con altre forme viventi intelligenti. Però ne ha trovato i resti. Civiltà anche più evolute che hanno lasciato alle loro spalle segni di tecnologia molto più avanzata di quella umana, o meno avanzata, o differentemente avanzata, a seconda dei casi. C'è un nemico implacabile, noto come 'i lupi', che ha l'unico scopo di eliminare dall'universo ogni razza intelligente capace del volo spaziale. I lupi sono macchine. Non si sa chi le abbia create. Si pensa siano una forma di difesa di una qualche razza intelligente che temeva il contatto con altre specie, magari più o meno evolute, magari più o meno aggressive. Uno strumento di cui ha comunque perso il controllo, e che sicuramente stata la causa della fine delle civiltà di cui gli umani hanno solamente trovato i resti. Sono macchine estremamente intelligenti a livello complessivo, e molto semplici a livello unitario. Dei cubetti attratti da forme di energia chimica e/o di altro tipo. Questi si assemblano tra loro formando navi spaziali, meccanismi complessi. Quando aggrediscono un loro bersaglio lo destrutturano completamente, ne assimilano ogni informazione, sia che sia di tipo tecnico, sia di tipo biologico. E' per questo che sono imbattibili. Qualunque arma venga scagliata contro di loro, le prime volte ha effetto, poi non più. E così, lentamente, anche la razza umana viene annientata. Mondi su mondi vengono attaccati dai lupi e sconfitti. Qualche battaglia è vinta, ma nello scontro successivo le stesse armi, e le stesse tattiche non funzionano più. E' solo questione di tempo, forse secoli, ma anche gli umani volgono alla estinzione.
In questo contesto c'è una speranza. Una bambina che, mentre è in grembo alla propria madre, una sorta di mercenaria, viene in contatto simbiotico con un supercomputer di origine aliena. Questo breve contatto da alla bimba conoscenze superiori, nuove armi, e una speranza, che potrebbero, se non portare alla sconfitta dei lupi, prolungare la sopravvivenza della specie, nella speranza di trovare qualcosa di veramente definitivo. Il problema è che questa bambina è contesa dalle tre fazioni umane: gli umani standard, i Co-joiners, e gli Ultra. Le tre 'specie' per quanto collaborino tra loro, hanno interessi differenti, e a quanto si legge solamente umani e Co-joiners sono davvero impensieriti dalla presenza dei lupi, mentre gli Ultra, che praticamente possiedono in esclusiva la tecnologia degli sfioraluce, si limitano a starsene lontani dai lupi, e ad avere solamente brevi contatti commerciali con gli altri due ceppi della razza umana.
La bambina guida un piccolo gruppo di umani verso una luna, Hela, ove si è avuto una sorta di 'primo contatto' con una specie proveniente da un universo parallelo, nota come le Ombre. Queste vorrebbero venire nel nostro universo perché il loro è diventato invivibile a causa di una loro tecnologia di cui hanno perso il controllo, una tecnologia di terraformazione che, automaticamente, avrebbe dovuto riconfigurare la chimica di stelle e pianeti per renderli vivibili, ma che ha cominciato ad aggredire anche i pianeti già abitati. Le Ombre dicono di avere la tecnologia per sconfiggere i lupi, e sarebbero disposti a donarla agli umani in cambio dell'apertura di un portale tra i due universi, che per l'appunto è possibile solo attraverso un macchinario costruito da una razza estinta, e situato sul pianeta di cui Hela è la luna...

Bello, complicato, e costruito su tempi lunghi dovuti alla lentezza dei viaggi interplanetari. I personaggi sono complessi, elaborati fino al dettaglio, e che si rivelano piano piano durante la lettura. Si strizza l'occhio al cyberpunk, e non potrebbe essere altrimenti, perché non ci si può fossilizzare su stilemi ormai vetusti, e i lupi ricordano un po' i Borg, più per la forma che per come ce li ha mostrati Star Trek, visto che la loro intelligenza non è cognitiva.

Per chi ama il genere, lo consiglio!




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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