domenica 23 ottobre 2016

The Danish Girl - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
The Danish Girl è un film impegnativo. Tratto da i diari di Lili Elbe, questa storia ci racconta di un pittore danese di successo che scopre emozioni represse per lungo tempo, e scopre di sentirsi donna, e di voler essere una donna a tutti gli effetti.

Siamo a Copenhagen, nei primi anni 20. L'artista danese Gerda Wegener dipinge un ritratto del marito Einar vestito da donna. Il tutto avviene per scherzo, per lo meno all'inizio. Lei era impegnata a dipingere il ritratto di una amica, ballerina, e visto che questa tardava a un appuntamento per mettersi in posa, la pittrice aveva convinto il marito a indossare gli abiti di lei per poter proseguire col lavoro. Quel giorno, scherzosamente, era nata Lili. Ma quello stesso giorno, nel marito Einar si risvegliano emozioni a lungo sopite dall'educazione, emozioni e ricordi, e finalmente una spiegazione del fatto che lui continuasse sempre a dipingere una palude che frequentava da ragazzo.
Il gioco tra marito e moglie prosegue, tanto che quest'ultima comincia a realizzare ritratti di Lili. Ritratti di enorme successo che la portano persino a esporre le sue opere a Parigi... Il fatto è che man mano che il tempo passa Einar si sente sempre più Lili, comincia addirittura a frequentare degli uomini, e la situazione diventa parecchio confusa. Vengono consultati medici, amici, persino un chirurgo plastico che... Il finale non lo rivelo, anche se probabilmente già lo conoscete. 

Il film è potente. La fotografia minimalista ne amplifica il messaggio. Le ambientazioni sono da favola. Le case hanno pareti spoglie, colori pastello, e l'arredo è ridotto all'osso per non distrarre mai lo spettatore dalla vicenda che sta seguendo. Sfortunatamente il ritmo della pellicola è spezzato, come avviene spesso in questo genere di film. La prima parte è allegra, spensierata, e persino un po' ironica. La seconda parte è drammatica, intensa, struggente. Il taglio tra le due parti è quasi netto, coincide più o meno con il trasferimento a Parigi della coppia. Taglio che ovviamente si sente dal punto di vista emotivo.
La recitazione - il cast è anch'esso ridotto all'osso per mantenere salda l'attenzione - è sublime, intensa, senza sbavature. Eddie Redmayne è... Incredibile (n.d.r. Nel senso della bravura) e Credibile come uomo che si sente donna. Il processo di crescita della consapevolezza è interpretato magistralmente. Bravissima anche Alicia Wikander, che per la sua interpretazione si è presa anche l'Oscar.

Be', che altro dire se non che questo film va visto? E' davvero ottimo!


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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