lunedì 24 ottobre 2016

Fandango - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Certe volte penso che oggi non ci sia più spazio per film di questo tipo. Opere Fandango non le fanno più. Ci sono pellicole altrettanto belle, ma in modo differente. Non credo che ciò sia un male, e allo stesso tempo, da nostalgico, mi mancano film come Fandango. Ed è appunto di Fandango che voglio parlare.

Si tratta di un film che al primo sguardo potrebbe apparire superficiale: si ride parecchio, è spensierato, non è sguaiato come Animal House ma è sempre e comunque una vicenda di universitari selvaggi.
Se lo si guarda con un briciolo di attenzione in più si scopre che è la storia di quattro giovani che, per necessità, si riuniscono in una sorta di gruppo chiuso che chiamano The Groovers (n.d.r. Che poi è il titolo in inglese). Ragazzi molto diversi tra loro: Uno spirito libero e indomabile, uno innamorato, uno fiero e nazionalista, e uno pacato e che studia per diventare sacerdote. Per certi versi sembra un mix tra la combriccola di Peter Pan e quella di Robin Hood.
Scavando un po' di più c'è la paura di diventare grandi. Tutti e quattro ce l'hanno. E' per questo che all'inizio del college sono andati fino ai confini col Messico per seppellire Dom, con l'intento poi di tornare a riprenderlo alla laurea.
E un po' più nel profondo c'è la paura di andare in guerra, perché il film è ambientato nel 1971, e la guerra del Vietnam macina migliaia di vittime al giorno tra i giovani americani chiamati alle armi. E l'unico che vorrebbe andarci, a combattere, è l'unico che non può... Non è spiegato bene, ma è finito nei riservisti, ed è invidioso verso coloro che partono, e arrogante nei confronti di coloro che vogliono evitare di servire la patria.
E un po' più giù c'è pure l'amore. La paura di amare coinvolge due dei Groovers, entrambi legati in un certo qual modo alla medesima ragazza, che lasciata brutalmente dal primo, finisce per sposare il secondo.
Ed è comunque una storia di amicizia, di profonda amicizia, che però ha un inizio e una fine. E il dissotterramento di Dom fungerà da epilogo a questa amicizia, perché i Groovers, in un modo o nell'altro, dovranno lasciarsi e ognuno seguire il proprio destino.

Tutto questo è Fandango. Regia non banale. Personaggi non banali. Storia tutt'altro che banale. Risa a crepapelle, e momenti di riflessione. E a me piace un sacco!


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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