lunedì 26 settembre 2016

Tre Grandi Classici - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Mi basta pensare a La Stangata per avere in testa la sua colonna sonora. Newman e Redford sono volti imprescindibili per interpretare i personaggi di questo film favoloso. Siamo in Illinois, nel 1963, e Johnny Hooker e il suo amico Luther sono due maghi della truffa. Giocare col fuoco però è rischioso e quando a essere truffato è un pericoloso gangster, allora il rischio di rimetterci le penne diventa reale. Luther paga questo enorme pegno... ma Hooker non ci sta, e coinvolge un vecchio amico del compagno morto, ovvero Henry Gondorff, per organizzare una vera e propria stangata, e mettere in ginocchio il boss colpevole dell'omicidio.
Ritmi blandi, riflessivi, con un crescendo di tensione mano a mano che la truffa viene preparata. Gli attori agiscono con la classe d'altri tempi, si vede che non è un film tutto action e poco cervello come quelli di oggi. Qualcuno tra le persone che conosco ci ha provato... Ma è imparagonabile con lo sbrilluccicante Now You See Me di oggi. La stangata è davvero un grande film!

E anche de Il Ponte sul fiume Kwai non posso che fischiettare il motivetto. 7 Oscar non sono mica uno scherzo. Siamo durante la guerra mondiale (n.d.r. La prima), in Birmania. Il colonnello inglese Nicholson si arrende ai giapponesi come da ordini superiori. Il suo manipolo di uomini viene mandato in un campo di prigionia sperduto nella jungla, comandato dal severo Saito. Quest'ultimo ha avuto ordine di far costruire un ponte sul fiume Kwai, per permettere un più rapito spostamento delle truppe, e ovviamente, il colonnello Nicholson non ha alcuna intenzione di aiutarlo. Lo scontro tra i due comandanti è psicologico, e soprattutto fisico... E solo dopo un lungo scontro tra titani l'inglese capitolerà e accetterà di collaborare, anche per il bene dei suoi uomini. La costruzione del ponte è però un'opera immane, al punto che i due ufficiali dimenticheranno le rivalità perché ispirati dal desiderio di riuscire a costruire quest'opera architettonica. Solo a ponte ultimato Nicholson ricorderà che il ponte andrà a vantaggio dei suoi nemici, e nonostante ciò tenterà con tutte le forze di salvarlo dall'attacco dinamitardo di un commando americano, giunto fin lì proprio per abbattere il ponte.
Film intenso, pregno di emozione e di determinazione, interpretato magistralmente. Risente un po' degl'anni che porta sulle spalle. E' lento, molto lento, ma la storia rimane ancora oggi molto avvincente.

Terzo, ma non sicuramente ultimo tra i tre film di cui parlo oggi, è Taxi Driver. In questa pellicola recitano due mastini del cinema. Un Robert De Niro astro nascente del cinema, e una giovanissima Jodie Foster ancora alle prime esperienze. La vicenda è quella di Travis Bickle, reduce del Vietnam, solitario, che essendo sofferente di insonnia si fa assumere come tassista per i turni di notte. Una notte, durante il lavoro, conosce la bella Betsy, impegnata nella campagna politica del senatore Palantine. Quasi la conquista, ma una gaffe offensiva fa sì che la ragazza si allontani definitivamente. Confidandosi con un amico, Travis matura la malata idea di uccidere Palatine. Il motivo reale è ovviamente quello di rivedere Betsy, ma le sue intenzioni vengono bloccate dalle guardie del corpo, che lo mettono in fuga. Il tassista si rifugerà allora dalla giovanissima Iris, una prostituta di 13 anni, conosciuta un giorno, quando cercava di sfuggire al suo protettore. Armato fino ai denti, il tassista fa una strage della banda che tiene in 'prigionia' la giovane Iris. Ciò lo fa diventare una sorta di eroe. Tutti lo guardano con rispetto, e persino Betsy gli si riavvicina, ma la lunga convalescenza in ospedale gli fa capire di essere un lupo solitario, e che il suo destino sono le strade di New York.
Potente, spietato, intenso. Un grande film che non ha bisogno di tanti commenti. Un Must To Have!



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. io ed il cinema classico, andiamo parecchio d'accordo, e ci trovo sempre spunti meravigliosi per lasciarmi distrarre... ma questi tre, sebbene li conosca, non li ho mai visti... sarà meglio colmare le lacune

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    1. Son tre film molto differenti l'uno dall'altro, ma che lasciano il segno. Te li consiglio davvero :-)

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