giovedì 25 agosto 2016

The Dressmaker - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Al cinema me l'ero perso, così - non appena mi è stato possibile - ho voluto noleggiarlo. The Dressmaker è tutto tranne ciò che pensavo. Visti i trailer, credevo fosse una commedia caustica che metteva a confronto la rozzezza del mondo campagnolo con la raffinatezza del mondo modaiolo... e invece dietro ai vestiti c'è molto di più.

Siamo nel 1951, e Tilly Dunnage torna al paese natio, Dungatar (Australia), dopo lunghi anni di lavoro nei grandi atelier di Parigi. La donna fu costretta ad abbandonare il paesello quando, all'età di dieci anni, fu accusata di aver ucciso un bambino. Di quell'evento la sua memoria non ha traccia ma il paese ricorda benissimo, tanto che sua madre è ormai costretta a vivere relegata in casa sua, malata, e indicata da tutti come pazza (pazzia insorta con la sottrazione della figlia vent'anni prima). Tilly, ovviamente, si presenta con le migliori intenzioni, anche se ostenta una sicurezza tutta europea. Vorrebbe riconquistare gli abitanti di Dungatar, e vorrebbe aiutare la madre negl'ultimi anni della sua vita. Ma ottusità e odio della popolazione nei suoi confronti non riescono a placarsi, e la stessa Tilly finisce per provare analoghi sentimenti nei loro confronti. Per ciò comincia a investigare sugli eventi di vent'anni prima, ancora convinta di essere innocente, e grazie a Teddy, un giovane aitante del luogo - privo di pregiudizi - di cui si innamora, riuscirà a chiarire tutta la faccenda. Peccato che...

Vestiti d'alta moda, pregiudizi, amore, odio, battibecchi, finta amicizia, sabbia, polvere, sporcizia, rivalità latenti, emozioni sopite, questi e molti altri sono gli ingredienti di un film che immaginavo davvero molto diverso. 
E' un film profondo, per certi versi drammatico, pur con un lato ironico che però non conduce mai alla risata sguaiata, e neppure a una risata sonora. E' il sorriso che cerca, per sdrammatizzare una vicenda che ha poco di cui far sorridere. E' una storia gretta e meschina, dove tutti mentono e hanno mentito in passato. Dove regna sovrana l'apparenza, ed è proprio l'apparenza altisonante portata da Tilly che farà crollare ogni muro di ottusità e ostracismo.
Potente, davvero ben recitato, con ruoli difficili, è un film ben costruito, ben pensato, e ben riuscito. Il fascino di Kate Winslet è intramontabile, per quanto non sia più la ragazzina ingenua conosciuta in Titanic. Attrice sopraffina, con una grande espressività, e con una grande padronanza del corpo, che sembra parlare ed esprimere emozioni pure, reali.

Un gran bel film e... A proposito, è tratto dall'omonimo libro, questo qui, che promette davvero bene.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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