sabato 27 agosto 2016

Suffragette - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Suffragette si è aggiunto alla mia collezione di film solo di recente. Sono sempre stato affascinato dalle conquiste dei diritti civili, e l'emancipazione femminile - ahimè - è una nota dolente nella storia di ogni nazione, forse ancora lungi dall'essere completata visto che ancora oggi sono necessarie leggi speciali per tutelare la sicurezza delle donne, e soprattutto, visto che in alcuni stati - ancora oggi - non è concesso loro neppure il voto.

In Italia le donne hanno conquistato il diritto di voto nel 1945, ma a fare da apripista fu l'Inghilterra, dove il diritto verrà concesso nel 1928. Il film è però ambientato nel 1912, un decennio prima, a Londra, e ci racconta la storia di alcune donne che combattevano per tale diritto, a loro rischio e pericolo.
Personaggio principale di questa vicenda è Violet Miller, coinvolta nella lotta quasi per caso, e testimone di atroci nefandezze nei confronti delle altre donne che vivono e lavorano nella lavanderia dove lei stessa è impiegata.
A causa della sua attività verrà allontanata da casa dal marito, allontanata anche dal figlio, che il marito - non riuscendo a badare a tempo pieno - si troverà costretto ad affidare a un'altra famiglia. Verrà picchiata, imprigionata, costretta a vivere tra le volta di una chiesa, perché incapace di sostenersi da sola, dopo la perdita del lavoro. Emarginata, non smette di lottare, e...

E' un film tosto. Il cast lo è altrettanto. Il messaggio ancora di più. Se proprio c'è da trovare un difetto, è nella figura di Meryl Streep, nei panni di Emmeline Pankhurst, fondatrice del movimento, ma che nel film compare in sporadici momenti, quasi delle comparsate che difficilmente giustificano il volto della grande star per il personaggio. La regia è abbastanza classica, primi piani, campi larghi durante le manifestazioni, ripresa in prima persona durante i duri scontri con la polizia britannica... Però funziona benissimo. E' un film ben realizzato, con una trama interessante perché mostra la lotta dal punto di vista di una delle attiviste, e non dagl'occhi di chi il movimento l'aveva fondato.

Da vedere assolutamente!



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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