venerdì 26 agosto 2016

Sole a Catinelle - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Quest'inverno, come moltissimi altri italiani, sono andato (n.d.r. Mi hanno portato...) a vedere Quo Vado?, di Checco Zalone... Ammetto che in quell'occasione ero partito prevenuto, ma alla fine il film mi ha davvero divertito parecchio, ho riso a crepapelle, come poche altre volte mi è accaduto guardando film comici italiani post cinepanettone. Risate come quelle fatte per Il Ciclone, o per Io, loro e Lara. Meno intelligenti di quelle fatte con I laureati... Comunque belle e piacevoli risate, che da tanto non mi scappavano.

Perché allora non provare a recuperare qualche altro film di Zalone? Tra i titoli precedenti, quello che mi ha ispirato di più è Sole a Catinelle... Per cui ho deciso di guardarlo, e questa volta - ahimé - avevo delle aspettative.

Il film ci mostra la famiglia tipica di un italiano medio. Lui è insoddisfatto del proprio lavoro, si licenzia per diventare imprenditore di sé stesso, e finisce per vendere aspirapolvere porta a porta. Lei operaia in cassa integrazione, il bimbo davvero bravo a scuola. I soldi, i problemi di soldi, ovviamente, finiscono per dividere la coppia, tanto che lui è costretto a lasciare casa. Prima di andarsene, però, promette al figlio una vacanza meravigliosa... Se prenderà tutti 10.
E ovviamente il figlio prende tutti 10. Così Checco, che non ha il becco di un quattrino, decide di portare il proprio figliolo in Molise, dove vivono molti suoi zii, sperando di essere accolto in casa loro - gratis - e di vendere qualche aspirapolvere - ovviamente!
Niente da fare però. Il bimbo Nicolò finisce per annoiarsi e chiede a mamma di tornare a casa. Lui non riesce a vendere nulla. Il posto è una roba noiosissima... L'avventura fallisce prima ancora di cominciare, per lo meno finché non incontra Zoe, una ragazza ricchissima, con un figlio dell'età di Nicolò, che ha grossi problemi di timidezza dovuti all'abbandono del padre. Nicolò e il bimbo fanno amicizia, Zoe e Checco fanno amicizia, e la vacanza si trasforma grazie ai soldi di lei.

Mettiamola così: Le scene più belle si vedono già nel trailer. Per il resto non è niente di che. E' una serie di 'già visto', con una regia elementare, da confezione natalizia, che può soddisfare proprio il pubblico da cinepanettone e basta. Io, che i cinepanettoni non li ho mai amati, mi son trovato un po' spiazzato. C'è un abisso tra Quo Vado? e Sole a Catinelle, un abisso incolmabile. Il primo è pungente, e per quanto sempre basato su cliché legati all'italiano medio, funziona. Il secondo è una serie di gag incollate per costruire una trama posticcia basata sul postulato "se prendi tutti 10 ti faccio fare una vacanza da sogno". Un po' poco. 

Certo, si ride ogni tanto. Però...



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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