sabato 30 luglio 2016

Quattro Matrimoni e un Funerale - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Oggi parliamo un film di cui ricordo piacevolmente una scena in particolare: quando Hugh Grant, alias Charles, si sveglia per andare a un matrimonio. E' una sequenza ininterrotta di 'c_zzo', perché si sveglia sempre in ritardo! E' divertente, anche perché il suo ritardo cronico viene poi ulteriormente preso in giro sul finale del film, che però non vi svelo. Ovviamente il film è Quattro matrimoni e un Funerale.

La vicenda ci racconta l'amicizia di un gruppo di personaggi, scapoloni, e di come affrontano la loro vita sentimentale. Li vediamo a distanza di vari mesi, a matrimoni di amici e parenti. Charles, il belloccio del gruppo, è uno sciupafemmine, molte donne lo adorano, ma lui non si decide a mettere la testa a posto. Per lo meno finché non conosce Carrie, una bella americana, per la quale perde la testa. Vanno avanti i matrimoni, e ogni volta incontra Carrie, ci va a letto, e la mattina ognuno per la sua strada, finché lei, un giorno, le presenta il fidanzato Hamish, e lo invita al loro matrimonio. Il mondo crolla all'improvviso. Charles sente dentro di sé un vuoto grande come una casa, e comincia a credere di aver perso il sentiero, e l'occasione, nonché la donna giusta con cui mettere su famiglia. E' al matrimonio di Carrie e Hamish che un suo amico - Garreth - viene stroncato da un infarto. E così siamo a tre matrimoni e un funerale. Il quarto sarà quello di Charles, ovviamente, rinsavito, ma con chi si sposerà mai?

Ironia inglese, goliardia alla Amici Miei - anche se non così volgare - e personaggi ben caratterizzati, questi sono gli ingredienti principali di questo film. In realtà, visto dopo tanti anni da quando me ne ero infatuato, l'ho trovato meno brillante di quanto ricordassi. Per esempio non ricordavo più del rapporto omosessuale nascosto tra Garreth e Matthew. Così come non ricordavo che Fiona fosse segretamente innamorata di Charles. E invece ricordavo i brillanti dialoghi tra Charles e il suo fratello muto, David... Davvero geniali.
Difatti la storia ha un che di agrodolce, e l'ironia non è poi così spinta come immaginavo, tanto che persino la breve presenza di Rowan Atkinson funziona il giusto.
Andie McDowell è sempre bellissima, e brava, ma rivedendo il film non mi ha convinto come in passato.

Insomma, forse amo questo film più per ciò che mi ricordo di esso, che per ciò che è veramente. Ma è una bella commedia, e in una serata tranquilla, si guarda volentieri.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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