Sfortunatamente arrivo un po' lungo nel parlare dell'esposizione straordinaria sull'Egitto, a Bologna. Già Bologna godeva di una notevole collezione, per lo più radunata da diverse donazioni avvenute negli anni addietro, ma per un certo periodo questa grande collezione è stata arricchita con pezzi undici provenienti da Leiden (n.d.r. Olanda), Firenze e Torino. Insomma, una visita da non perdere...
La mostra era visitabile dal 15 di ottobre 2015 a... Al 17 luglio di quest'anno, ovvero, è appena finita.
Se ne parlo solo ora è perché non ho avuto modo di andarla a visitare prima di questo sabato, e di tentativi ne abbiamo fatti, io e la mia morosa, nei mesi scorsi... Destino ha voluto che andasse così!
A ogni modo è stata una esposizione davvero interessante. Per lo più incentrata nell'area di Saqqara, essa attraversa tutte le epoche storiche del popolo egiziano, dalle origini, più o meno, fino agli ultimi anni della sua esistenza, quando fu prima influenzato dai vari popoli circostanti, poi dai greci, fino alla conquista da parte dell'Impero Romano.
Un percorso espositivo di 1700 metri quadri, con 500 reperti provenienti dall'Olanda, più altri reperti provenienti da Torino e Firenze... Ma questo ve l'avevo già anticipato.
Stele di Aku
Per la prima volta sono esposti capolavori, tra cui: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta”; gli ori attribuiti al Generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.); le statue di Maya, sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che hanno lasciato per la prima volta l’Olanda.
Tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una giovane fanciulla con in mano un uccellino.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C.
Statue di Maya e Meryt
Gioielli, vasi, tavole per le offerte, pettorali, statue, gli immancabili vasi canopi, rilievi, stele, oggetti in uso nella vita quotidiana, riproduzioni di imbarcazioni, sarcofagi, mummie, pergamene, armi da battaglia e armi da parata...
A tutto ciò va aggiunto la più grande collezione in Italia di amuleti e statuine, la collezione bolognese, che per motivi logistici, durante il percorso, appare staccata da tutto il resto, visto che per visitarla è necessario lasciare le sale espositive del materiale giunto da 'fuori', scendere delle scale, ed entrare nell'area dove i reperti bolognesi sono normalmente conservati (n.d.r. Al freddo, per di più, visto che in quell'area la temperatura era talmente bassa che la ragazza di guardia indossava un piumino!).
Un viaggio attraverso secoli e secoli di storia, dove è possibile ammirare l'evoluzione artistica e culturale di un popolo, dove si possono notare le influenze provenienti dalle culture vicine, e da quelle conquistatrici, fino a quelle dominatrici. Davvero un'esposizione interessante e approfondita di cui ne è valsa la pena visitare.
Per maggiori informazioni, vi consiglio di cliccare qui, qui e qui. Il catalogo lo trovate qui.
Segue inoltre un breve video in cui è possibile dare una sbirciatina alle opere presenti in mostra.
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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