In teoria avrei dovuto andare a vedere una esposizione dedicata all'Egitto, ma il destino ha voluto che le cose andassero in modo diverso. Pazienza. Era un caldo afoso. Il tema mi interessava il giusto, ma gli ambienti climatizzati avevano la loro attrattiva.
Barbie, all'anagrafe nota come Barbara Millicent Roberts, porta molto bene i suoi 56 anni di vita. Fedele al suo Ken per 40 anni, ebbe una sbandata poco duratura con il surfista australiano Blaine Gordon, ma di recente è tornata da Ken perché... Si sa che dei surfisti non ci si può fidare!
Ma questo è Gossip... La Barbie è invece altro, un simbolo, un icona, una rappresentazione della moda, della sua evoluzione, e dei mutamenti culturali che essa ha portato nella vita di tutti i giorni. Basti pensare che il primo modello della Barbie, vestita semplicemente con un costume intero a righe bianche e nere, e scarpe col tacco, sdognanò il fatto che le donne trovassero normale andare in spiaggia con scarpe alte. Modello, questo, che nel 2006 fu venduto all'asta per oltre 27000 dollari... Alla faccia del giocattolo.
La prima Barbie
Come nacque Barbie? Da una semplice illuminazione. La sua creatrice notò che la figlia preferiva giocare con delle sagome ritagliate dalle riviste di moda piuttosto che con le sue bambole di pezza. La bimba dava ai suoi giocattoli dei ruoli da adulti e... E così scoccò la scintilla. Ruth - così si chiamava la madre di questa bambina - parlò della sua idea col marito Elliot, che essendo co-fondatore della Mattel, decise di metterla in pratica.
La prima bambola era sia mora che bionda, e aveva un volto molto differente da quello che ricordavo io da bambino. Se non ricordo male il volto originale era ispirato a Doris Day, mentre quella dei 'miei anni' era ispirato a Farrah Fawcett. Pochi anni più tardi arrivò la prima Barbie nera - sono gli anni ottanta - e poco dopo quella ispanica.
Golden Dream Barbie (1980)
Nel frattempo Barbie diventa una cosa seria. Non è più un giocattolo e basta. I vestiti vengono curati da veri stilisti di moda, rispecchiano le varie epoche, e alcuni addirittura ispirano il vestire del periodo. Benetton, Moschino, e tanti tanti altri marchi blasonati hanno creato una loro linea di abiti per Barbie. Barbie diventa anche un simbolo dell'emancipazione femminile. Il suo motto è "I can Be", ovvero "Io posso essere" qualsiasi cosa. Difatti Barbie diventa astronauta, membro dell'UNICEF, pilota aeronautico, ballerina, campionessa olimpionica... E tanto tanto altro ancora. Non si sposerà mai, non avrà mai figli, del resto però non invecchia mai e si rinnova di continuo. Tanto che la Mattel ha visto giusto nel creare delle varianti ognuna con le caratteristiche etniche delle varie popolazioni del mondo. E così la Barbie cambia volto di nazione in nazione, cambia colore della pelle, e cambia modo di essere sé stessa.
Oggi ne esiste addirittura una variante curvy, ma anche una variante bassa, e una alta.
L'attuale gamma della Barbie
In "pochi" sanno che Barbie non è figlia unica, anzi... La sua famiglia è piuttosto numerosa. C'è Skipper, la sorellina, i gemelli Tutti e Todd, Stacie, Shelly, e la piccola Krissy. La sua migliore amica è Midge, sposata con Alan, e con tre figli. E' nata a Willow, nel Wisconsin, non è laureata, ma parla correttamente 50 lingue perché si è trasferita di paese in paese, ha svolto innumerevoli lavori, eccetera eccetera. Nel tempo ha posseduto 38 animali, diverse auto, tra cui anche un camper, e nel 2004 si candidò persino per la Casa Bianca.
Tra tutte le varianti della Barbie, la Mattel ha prodotto anche una versione in ceramica appositamente pensata per i collezionisti. E una linea intera dedicata ai film, e alle serie televisive, di maggiore successo.
La mostra, di conseguenza, è tutt'altro che noiosa. Certo, si possono trovare bambini incuriositi che corrono qua e là senza comprendere il significato dell'esposizione, e anche madri nostalgiche che indicano le loro Barbie favorite, quelle che ebbero, quelle che non ebbero mai. Ma anche questo fa parte del mito, e dell'icona, che è divenuta Barbie.
L'esposizione raccoglie oltre 500 modelli sul miliardo prodotto da Mattel in 60 anni. Sono catalogati in dodici sezioni e organizzati secondo una linea temporale che segue anche mode e stili di vita del mondo reale.
Una breve descrizione dell'esposizione la trovate nel video che segue...
Maggiori info: qui e qui. Il catalogo lo trovate qui.
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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