venerdì 24 giugno 2016

Jack Frusciante è uscito dal Gruppo - #Film #Recensione.

Glauco Silvestri
Ho letto il libro che ero poco più che adolescente. Poi ho visto il film. Tutto è finito nel dimenticatoio fino a qualche sera fa, quando, non so per quale motivo, ho rispolverato il vecchio film dall'archivio, e me lo sono visto.

Jack Frusciante è uscito dal gruppo racconta la storia d'amore tra Alex e Adelaide. Storia ambientata a Bologna. Vicenda di due ragazzi, due liceali, che ancora non sanno proprio bene che fare della loro vita. Alex ama la musica punk, suona il basso, a scuola fa l'incazzato, ma in realtà ha un cuore buono. Gira sempre in bici, frequenta tre amici, che poi fanno parte della band in cui suona. Tutto qui. Adelaide è una ragazza indecisa, con tanti dubbi, e molta paura ad esporsi. E poi c'è Martino, intelligente, che se ne sta un po' sulle sue, e che ha in simpatia Alex. Tutto ha inizio quando Adelaide chiama Alex a casa, e gli chiede se possono vedersi. Lui a malapena sa chi è lei, e viceversa. I due ragazzi si incontrano sotto le Due Torri, nasce un'amicizia, e probabilmente qualcosa di più. Ma è una relazione all'acqua di rose, tanto che, dopo qualche mese, quando Alex prova a 'ufficializzare' la cosa, Adelaide si tira indietro. I due ragazzi, dopo una discussione tra il triste e il concitato, si lasciano con un "ci sentiamo", e da quel momento smettono persino di salutarsi quando si incontrano nei corridoi della scuola. Soffre lui. Soffre lei. Nessuno dei due sa esattamente cosa è successo. E' il momento in cui Alex e Martino stringono di più la loro amicizia. Cominciano a passare delle serate assieme, a farsi delle confidenze, a creare una vera amicizia... Poi Adelaide ricompare. Non sembra che abbia cambiato molto idea su come debba essere la sua relazione con Alex, ma a breve partirà per un anno, andrà negli Stati Uniti, e non vuole partire senza aver salutato Alex...
Riprende il tira e molla tra i due ragazzi. Martino, pur comprendendo la situazione, cerca di riprendere la sua vecchia vita, ma non è semplice quando scopri che se hai degli amici che ti circondano i tuoi demoni si fanno meno insistenti. Finisce nei guai per un po' d'erba, e alla fine si suicida.
E' un altro stop tra Alex e Adelaide. Lui è disperato. Pensa di aver abbandonato l'amico quando più ne aveva bisogno. Lei però non si vuole allontanare dal ragazzo, ormai manca poco alla partenza...

Storia all'acqua di rose, dove la parte più confortevole è la mia cara Bologna, l'accento dei personaggi, una Athina Cenci glaciale nel ruolo di madre di Alex. Si intuisce la bravura di Accorsi, ma qui è ancora un po' acerbo, così come sono acerbi anche i suoi comprimari. Ma la storia funziona, e per certi versi, in essa si intuiscono alcuni - piccolissimi - scampoli di Freccia, e del film RadioFreccia.
E' carino, una vicenda alla Love Story senza il dramma della malattia. Una storia alla Tre metri Sopra il Cielo senza lucchetti. Una storia dove Alex è ritratto come una sorta di moderno Don Chisciotte, sempre in sella alla sua bici, inarrestabile sia per le vie del centro di Bologna, sia sui colli. Film adolescenziale ben costruito, con tagli secchi, che paiono episodi all'interno di una vicenda più grande. Di superfluo, probabilmente, c'è solo la scelta di far raccontare la vicenda ai suoi amici, mentre sono in piscina, come se Alex fosse morto, o partito, ma di ciò, nel racconto che poi fanno, e che viene mostrato nel film, non c'è nulla.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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