venerdì 17 giugno 2016

#HarryPotter, la collezione completa dei #film - #Recensione

Glauco Silvestri
Ho voluto attendere di vedere tutti e 8 i film di Harry Potter prima di parlarne qui sul blog. Guardare questa collezione a cinque anni dalla sua conclusione, e ad ancora più tempo dalla lettura dei libri, è stata una esperienza interessante perché mi ha permesso di gustare, e valutare, i film per quello che erano, togliendo di mezzo le interferenze dovute all'esperienza di lettura (in lingua originale) e al ricordo della vicenda. Insomma... Lavagna bianca e pronta per essere scritta col gesso senza troppe interferenze.

Vi riassumerò la vicenda in modo stringato. Harry Potter vive con gli zii. I suoi genitori sono entrambi morti. Al compimento dei suoi 11 anni viene invitato alla scuola di Hogwards, una scuola di magia. Ovviamente gli zii si rifiutano (n.d.r. Hanno i loro motivi, ma ci faranno sempre la figura degli stolti), ma nulla può impedire a Harry di entrare nella scuola. Qui scopre che gli studenti vengono divisi in quattro gruppi, e lui entrerà a far parte dei Grifondoro. Sempre qui conoscerà Ron ed Ermione, che diventeranno suoi amici per la pelle. E sempre qui, scoprirà che lui è l'unico sopravvissuto dalla furia di 'colui che non può essere nominato', ovvero Lord Voldemort, e di averne causato la caduta a soli tre mesi di vita. Insomma, nel mondo della magia Harry Potter è una sorta di mito, ma lui quando vi entra, è completamente ignaro di tutta la vicenda.
Sfortuna vuole che Voldermort non sia morto, e stia riacquistando potere, e desideri immensamente eliminare di persona Harry Potter. Da ciò iniziano le vicende, le avventure, di Ron, Ermione ed Harry. I tre dovranno affrontare prove terribili, e infine lottare col redivivo mago malvagio per evitare che quest'ultimo riesca a realizzare i suoi sogni di potere assoluto nel mondo della magia.

Come in passato, ho trovato difficoltà con i nomi. Avendo letto i romanzi in lingua originale, il fatto che il doppiaggio italiano abbia modificato alcuni nomi - non tutti - inspiegabilmente tra l'altro, non lo riesco proprio a digerire. 
Come in passato mi ha dato un po' fastidio che i dissennatori cambino leggermente di aspetto da film a film. Se nel terzo film sono spaventosi ma, per certi versi, anonimi, nel quarto acquistano un aura davvero malvagia, quasi da film horror. Poi scompaiono... Specie quando Voldemort riacquista tutte le forze, la sua arma più spietata non compare più. Ne comprendo i motivi, visto che sono pressoché inarrestabili e la vicenda si sarebbe risolta in modo poco plausibile se un nemico tanto potente venisse sconfitto con facilità. Però è una mancanza grave, a mio parere.
La costruzione della vicenda è legata alla crescita dei personaggi. Ogni anno vanno a scuola, crescono di un anno, e da bambini scherzosi diventano adolescenti veri e propri. Il percorso di crescita è abbastanza ben descritto, per quanto molto legato al mondo inglese, e quindi, per certi versi, un po' distante da ciò a cui siamo abituati. E' infatti particolare che nel periodo adolescenziale non venga rappresentato il senso di ribellione nei confronti dei genitori. Se è comprensibile che Harry sia sempre molto attaccato ai pochi parenti che scopre nella vicenda, la famiglia Wesley pare del tutto immune al classico 'odio' giovanile degli adolescenti verso gli adulti, 'odio' prodotto solitamente dal desiderio di indipendenza, e dall'irrequietezza classica della pubertà. A ogni modo, è una buona costruzione del periodo di crescita, in cui compaiono anche le crisi, le insicurezze, e persino la goffaggine nell'affrontare temi davvero nuovi, come la sessualità - qui piuttosto pudica - e l'esplosione di emozioni. 
I film seguono questo percorso in modo fedele, così come i libri. Le prime tre storie sono più all'acqua di rose, sbarazzine, divertenti e semplici. Ogni elemento che compare nei primi tre film è funzionale alla risoluzione del problema proposto nel film stesso. Un po' come accade nelle fiabe, un po' come accade nei racconti per bambini.
Il quarto film, ovvero Il calice di fuoco, è la vicenda della svolta. Qui la trama si infittisce, e cominciano ad apparire i falsi indizi. I dissennatori fanno davvero paura, sono aggressivi, e i grandi maestri di Hogwards vengono messi in dubbio per la prima volta, e la loro aura di assoluta purezza scompare. E' un film che non annoia, anche perché gli studenti sono impegnati in una sorta di gara di bravura, e Voldermort influirà su questa gara per far sì che Harry Potter arrivi al suo cospetto. Lo scontro tra i due, il primo in assoluto, è vinto da Harry, ma solo per un colpo di fortuna. E' forse l'ultimo dei film dove Harry riesce a scamparla grazie al fatto che ha sempre le spalle coperte. E' il punto di svolta, il film dove il personaggio cresce e diventa consapevole delle sue responsabilità.
Il sesto film è quello più importante. Muore Silente. Hogward perde la propria guida, ed è la prima volta che i buoni perdono. E perdono di brutto. E' la vigilia della battaglia... Che però si farà aspettare ancora e ancora perché...
Il settimo libro, ovvero il settimo e l'ottavo film, si perdono in una sorta di caccia al tesoro. Già! Perché Voldemort, per essere immortale, ha diviso la sua anima in diversi amuleti, gli horcrux, e solo distruggendo ognuno di essi, il mago malvagio diventa vulnerabile. Per cui si apre una lunghissima parentesi in cui Ron, Ermione, e Harry andranno a caccia degli horcrux. Nel frattempo saranno ovviamente braccati dai Mangiamorte, e per ciò si troveranno costretti, spesso, a rifugiarsi in luoghi deserti, dove avranno molto, moltissimo, tempo per riflettere su ciò che stanno facendo. L'amicizia traballerà (n.d.r. Non è la prima volta che accade), ma poi si risalderà in modo definitivo e giusto giusto in tempo per la grande battaglia. 

La ricerca degli horcrux è piuttosto noiosa. Accade poco, e il libro appare inutilmente lungo. Sembra un ritorno ai primi tre libri per la tipologia di vicenda. Ogni elemento che si incontra è funzionale alla vicenda. Sembra quasi che l'autrice sia stata 'consigliata' a cambiare registro per non perdere i lettori più giovani... Del resto la saga di Harry Potter era inizialmente stata presentata come una storia per bambini, al massimo per giovani, ma i suoi ultimi capitoli avevano davvero cambiato registro.
A ogni modo, nel film la caccia al tesoro è meglio descritta, vuoi perché - nonostante sia stato spezzato in due parti - la pellicola pretende che lo scritto venga riassunto, vuoi perché bisogna tenere sveglio lo spettatore. Il rapporto tra i tre ragazzi è ben riassunto, così come in conflitti emotivi, così come i problemi sentimentali. Udite udite: Il settimo e ottavo film di Harry Potter sono meglio del libro!  

Il finale? Accidenti ai lieto fine! Era proprio necessario inserire la scena dei 19 anni avanti, con Harry che accompagna suo figlio al treno diretto ad Hogwards? Come al solito, è meglio staccare la spina pochi minuti prima dei titoli di coda.

Vista ad anni di distanza, la saga mi è piaciuta di più, così come ho apprezzato ancora meglio le performance dei tre attori protagonisti. Gli effetti speciali sono davvero ottimi, credibilissimi, e ancora attualissimi. E' una bella saga, e la consiglio vivamente. Forse, con pregi e difetti, l'unica cosa davvero originale apparsa negl'ultimi - oddio - quindici anni.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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