lunedì 9 maggio 2016

Il patto del Giudice - #Libro #Recensione

Glauco Silvestri
Ho acquistato Il Patto del Giudice nel lontano 2013... Ce ne ho messo di tempo per leggerlo. Non ricordo neppure più cosa mi ha spinto all'acquisto, figuratevi! A ogni modo, bel libro!

Ambientazione: Sud Italia. La città è in rivolta. I neri, per un giorno e una notte, si ribellano ai loro padroni. Mandano a ferro e fuoco le auto, i cassonetti, tutto ciò che trovano in città. Tutto avviene come un'ondata inarrestabile... Ma prima o poi i bastioni fermano le onde. E difatti i padroni attendono il ritirarsi dei neri, per poi seguirli, con fucili, pistole coltelli. Ne fanno la spesa tre 'caporali'. Mohà, Lodit Taiwo e Kwei, si son nascosti in un casolare, ma qualcuno li ha visti. Vengono trucidati. Si salva Taiwo, uscito per fare legna, e fuggito a gambe levate. Il casolare appartiene però a un capo della 'Ndrangheta, che ovviamente - venuto a conoscenza del fattaccio - fa subito sparire i corpi, così da non avere rogne con la polizia.
Passano i mesi, e un carico di droga piantonato dai carabinieri sparisce all'improvviso. Un funzionario di dogana, pochi giorni più tardi, fa una brutta fine. A seguire le indagini è Alberto Lenzi, magistrato indolente e indisciplinato, con un debole per le belle donne. Lenzi fa la sua indagine, e scopre che i due fatti, per quanto distinti, hanno un lieve collegamento. L'indagine si infittisce, e bisogna andare con i piedi leggeri per non rompere uova nel paniere sbagliato. C'è una guerra in atto, e non è quella tra i neri e i padroni... Bensì tra le famiglie della 'ndrangheta, che non vogliono più spartirsi il porto, e che son pronti a venire alle armi.

Storia complessa, ben bilanciata, dove l'indagine si alterna con i problemi sentimentali di Lenzi, o meglio, con i suoi complessi rapporti col mondo femminile. I punti di lettura sono molti. C'è il razzismo, lo sfruttamento del lavoro, il traffico di droga, i giovani dell'ndrangheta che vogliono sostituirsi ai vecchi capibastone; ci sono complotti, intimidazioni, delazioni, e chi più ne ha, più ne metta.
Il ritmo non è mai intensissimo, così come di violenza se ne vede in realtà poca. Per lo più è narrazione in stile giornalistico, come fossero fatti di cronaca, con cammei di quotidianità. Piacevole è la lettura, il gergo personale, i richiami al dialetto, ai modi di dire e di fare. I personaggi sono ben caratterizzati. Tutto gira molto bene in questo romanzo, che immagino sia parte di una saga, visto che cercando il nome dell'autore, ovvero Mimmo Gangemi, ho notato altri romanzi che fanno riferimento al 'Giudice Meschino'.

Bella lettura, quindi, che posso consigliare. E chissà che non prenda altri romanzi legati ad Alberto Lenzi. Interessante personaggio. Da approfondire.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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