sabato 14 maggio 2016

Il grande Lebowski - #Film #Recensione

Glauco Silvestri
Sapete che non ricordavo neppure di averlo in casa, Il grande Lebowski? Eppure è un film che ha fatto epoca, che ha cresciuto una generazione di... Drugo, appassionati di bowling, e dotati di una pace interiore tale da accettare ogni possibile evento, perché la vita è piena di sorprese e non vale la pena stressarsi per ogni cosa che non va come la si vorrebbe.

E' probabilmente il film che mi ha fatto capire quanto bravo fosse Jeff Bridges. Qui è sublime, inarrivabile. E le sue spalle non sono da meno. Steve Bushemi è sicuramente uno dei migliori attori di oggi, e John Goodman qui da proprio il meglio del meglio di sé. La bellezza spigolosa di Julianne Moore è poi la ciliegina sulla torta. Davvero un grande film.

Ma di cosa parla? Di un tappeto. Ok, la storia è un po' più articolata, ma alla fine è di un tappeto che parliamo. Un paio di sicari irrompe in casa di Drugo. Vogliono che il loro debito sia saldato. Sono pagati dal noto pornografo Treehorn. Entrano, maltrattano Lebowski, pisciano sul suo tappeto... Poi si rendono conto di aver sbagliato Lebowski, che quello che cercano è ricchissimo, per cui se ne vanno.
Drugo si fa convincere dai suoi amici che il problema del suo tappeto rovinato debba essere risolto dal miliardario suo omonimo, per cui si reca da quest'uomo, e per quanto questi non lo voglia aiutare, lui sottrae comunque un tappeto dal salotto del miliardario, e se ne va.
Da qui si scatena l'inferno. Il tappeto è un regalo della figlia di Lebowski alla madre, per cui lo rivuole indietro. La moglie adolescente del vecchio Lebowski viene rapita e viene chiesto un riscatto. Eccetera eccetera eccetera. La storia si complica all'inverosimile, per via di un tappeto, e in mezzo a tutto ciò c'è il torneo di bowling, e la calma serafica di Lebowski, che attraversa tutto questo rimescolo bevendo liquori al caffè e - ogni tanto - facendo quattro chiacchiere con un forestiero, un cowboy, che incontra sempre al bowling, e che poi è la voce narrante di tutta questa vicenda.

Non vi ho ancora convinto a vedere questo film? Provate a fare play sul video qui sotto. E' una scena del film, il funerale del loro amico Danny.



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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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