Tratto da una favola di
Neil Gaiman,
Stardust è davvero un film dalle mille prospettive. Il cast è stellare. Si va da Rupert Everett, alla sempre meravigliosa Michelle Pfieiffer, al buffo Robert De Niro, fino all'ottimo Peter O'Toole. La vicenda è una fiaba di quelle che non si scrivono più. E' allegra, gira attorno all'amore, è ricca di fantasia, e per quanto sia cruda e violenta, ha sempre quell'aria di leggerezza che fa sì da non trasformare la vicenda in un thriller, un horror, un film non adatto a tutti.
Da qualche parte, in Inghilterra, c'è un muro che separa il mondo reale da quello fantastico. Questo muro ha una breccia, e ogni tanto qualcuno tenta di varcarlo per andare a vedere cosa c'è dall'altra parte. E' per questo che il muro, o meglio la breccia, è guardata a vista da un insospettabile guardiano. Siamo in epoca vittoriana. Di qua dal muro c'è un piccolo villaggio di nome Wall; di là dal muro c'è Stormhold, un regno governato da un sovrano malvagio - morente - che pretende di lasciare il regno al sopravvissuto tra i suoi sette figli - tutti malvagi e intenti a uccidersi l'un l'altro per rimanere gli unici ad avere diritto al trono - così che la tradizione di una successione sanguinaria sia rispettata. A Wall vive il giovane - ma goffo - Tristan (nato da una relazione tra l'unica figlia del re di Stormhold e suo padre, che da giovane era riuscito a scavalcare il muro ingannando il guardiano), innamoratissimo della bella del paese, che ovviamente lo tratta come un lacchè, mettendolo spesso in ridicolo.
Pensate che questa è solo la premessa.
La storia vera comincia quando, vedendo che i propri figli sono inetti nel uccidersi tra loro, il re morente di Stormhold decide di imporre loro una sorta di caccia al gioiello magico. Così, grazie a una magia, il gioiello si proietta fuori dalla finestra, e va a schiantarsi contro una stella, che precipita sulla Terra, e si tramuta in una bellissima ragazza di nome Yvaine. E qui comincia il film perché...
- Tristan promette di riportare la Stella alla bella del paese come pegno del suo amore.
- I principi rimasti partono alla ricerca del gioiello, ora al collo di Yvaine, per ottenere il trono paterno.
- La strega Lamia brama il cuore di Yvaine perché le donerebbe immortalità, e nuovo vigore magico.
Per ciò il destino dei principi, di Tristan, e di Lamia si incontreranno carambolescamente e la vicenda si complicherà ulteriormente, come in tutte le belle fiabe. Ma non temete, il lieto fine è assicurato.
Come tutte le fiabe che si rispettino, anche questa sta in piedi grazie ai paradossi. E' divertente, è simpatica, è avventurosa, ed è ben recitata. La fotografia, gli effetti speciali, tutto è realizzato con cura. Il cast promette faville e le mantiene. E' un film che difficilmente delude, per quanto è evidente che sia una storia dai buoni sentimenti, e che di conseguenza i destini sono segnati - come già vi avevo anticipato - verso il lieto fine. Ed è per questo motivo che questo film regge negli anni. Se avesse avuto un finale a sorpresa, lontano dal solito
e vissero felici e contenti, forse avrebbe sbancato ai botteghini, ma poi sarebbe caduto nell'oblio perché l'effetto sorpresa del finale non avrebbe più funzionato... Che è poi il problema di film come
Il Sesto Senso,
Seven,
American Beauty e
I soliti Sospetti.
E' davvero un ottimo film. Sorprende e diverte; è romantico; è avventuroso. Ha tutti gli ingredienti che possono attrarre, ed è adatto a tutta la famiglia. Difficile che qualcuno rimanga deluso da questa bella favola.
Guardatelo!
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
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